La compagnia aerea Ryanair dovrà risarcire due giovani passeggeri salentini costretti a restare a Roma a proprie spese per due notti e poi a ripiegare su un viaggio in treno per poter rientrare a casa a Brindisi dopo circa 60 ore di attesa avendo subito prima la cancellazione del loro volo e poi l’enorme ritardo del volo di riprotezione assegnato due giorni dopo. Lo ha stabilito il giudice di pace di Brindisi Giovanni Lanzellotto che ha riconosciuto ai due diciottenni un risarcimento di complessivi 950 euro. Lo rende noto il difensore e segretario di Codici Lecce, Stefano Gallotta.
I due ragazzi sarebbero dovuti partire da Roma Fiumicino con alle 8.30 del 7 gennaio 2017. Dopo diverse ore di attesa, riferisce il legale, venne comunicato che il volo era stato cancellato, proponendo loro di rientrare a Brindisi in pullman o la riprotezione su un volo in partenza due giorni dopo, ossia alle 8.30 del 9 gennaio. Poichè le condizioni meteorologiche sconsigliavano di mettersi sulla strada – sottolinea l’avvocato – i giovani optarono per la seconda possibilità «nonostante fosse loro negato il sacrosanto diritto a soggiornare in albergo a spese del vettore per le due notti antecedenti alla ripartenza».
«Così, costretti ad alloggiare in sistemazioni di fortuna per due notti, non avendo la disponibilità per pagare le spese di soggiorno in albergo, i due giovani si presentavano al check-in dell’aeroporto di Fiumicino alle 07.30 del 9 gennaio e, ancora una volta, dovevano sopportare l’ennesima lunga attesa sino alle 11.30, quando apprendevano che il proprio volo era stato posticipato alle ore 19.20». Per scongiurare il rischio di passare a Roma un’altra notte, i due giovani decisero quindi di rientrare in treno con l’unica combinazione disponibile (regionale Roma/Pescara e Freccia Bianca Pescara/Lecce), giungendo alla stazione di Lecce solo alle 23.00 circa del 09 gennaio, cioè con oltre due giorni e mezzo di ritardo rispetto al programma. Il giudice ha stabilito per ciascuno di loro un risarcimento di 250 euro e un indennizzo per danni di 225 euro