Sequestro di beni per 2,8 milioni a due imprenditori brindisini

Beni per due milioni 800 mila euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo finalizzato alla confisca aell’imprenditore francavillese Vincenzo Magrì e alla moglie.
Il provvedimento, firmato dal gip, è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi che nel dicembre dello scorso anno arrestarono e posero ai domiciliari i due imprenditori, titolari della Magrì Arreda, con le accuse di estorsione ed auto-riciclaggio.
I due sono attualmente indagati anche per i reati di dichiarazione dei redditi fraudolenta, occultamento delle scritture contabili obbligatorie e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Con il sequestro preventivo sono stati posti i sigilli a 13 unità immobiliari intestate ai due indagati – tra cui una villa di valore – oltre al saldo attivo dei conti correnti presso gli istituti bancari ed alle quote societarie di cui l’indagata risulta titolare.
Le indagini avrebbero rivelato un’evasione fiscale di oltre 5 milioni di euro tra il 2012 e il 2018 e di altri 900 mila euro tra il 2018 e il 2019.
Parte dei reati sarebbe stata commessa con cessione di mobili a commercianti in varie zone d’Italia mai documentate o le cui bolle d’accompagnamento venivano distrutte una volta giunti a destinazione senza aver subito controlli per strada.
Un altro metodo era quello di far risultare come imprenditori autonomi i padroncini che trasportavano la merce sui camion e che in realtà erano organici all’azienda.
L’indagine della finanza si è avvalsa anche delle dichiarazioni di numerosi dipendenti oltre che di lunghe e meticolose verifiche fiscali.