
E’ stato condannato a otto anni e due mesi di reclusione, ben oltre anche la pena richiesta dal pubblico ministero: Domenico Zamattio, 23 anni, brindisino residente all’epoca dei fatti in provincia di Como, è stato ritenuto responsabile di almeno tre stupri. Venne arrestato nel settembre 2018 quando violentò una ragazzina di 16 anni nel sottopasso della stazione di Saronno Sud.
Era una domenica pomeriggio e la studentessa stava viaggiando sul treno regionale Seregno-Saronno per fare ritorno a casa. Sullo stesso treno però c’era anche Zamattio che le si avvicinò e con la scusa di averla già vista la minacciò dicendole di avere in tasca un coltello e una pistola. Quindi la costrinse a scendere alla fermata, la obbligò a seguirlo e in un angolo nascosto e la violentò.
Riprese tutto con il cellulare minacciandola di diffondere il video e uccidere la famiglia se l’avesse deunciato. La ragazza però raccontò tutto ai genitori e la sera stessa trovò il coraggio di riferire tutto ai carabinieri della Compagnia di Saronno che attraverso il video delle telecamere a circuito chiuso della stazione identificarono e arrestarono il giovane brindisino.
Ben presto altre due giovani vittime trovarono la forza di denunciarlo e rivolgersi ai carabinieri per stupri avvenuti nei mesi precedenti.
Oltre a Zamattio è stata condannata a sei mesi di reclusione la sua fidanzata lombarda. Secondo gli inquirenti infatti la giovane era al corrente dei comportamenti del ragazzo e anche delle violenze commesse.