Traffico internazionale di stupefacenti: con quest’accusa, la guardia di finanza di Brindisi, questa mattina all’alba ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e due ai domiciliari. Questi ultimi sono entrambi della provincia di Brindisi, uno residente a Torchiarolo e l’altro a Mesagne.
L’inchiesta, denominata Bogotà, e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce, ha accertato il coinvolgimento di 51 persone di nazionalità italiana e albanese.
Gli indagati, organizzati in vari gruppi criminali erano radicati nelle Provincie salentine di Lecce e Brindisi con “proiezioni operative” in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Basilicata e persino in Belgio, ove usavano approvvigionarsi di ingenti quantitativi di cocaina che successivamente distribuivano sulle piazze locali.
Dalle indagini è inoltre emerso come, in alcuni casi, i trafficanti usassero fornire “supporto logistico” anche ad altri gruppi criminali stanziati in Albania, individuando gli immobili dove custodire lo stupefacente giunto via mare ed alloggiare gli scafisti e gli altri componenti dell’organizzazione preposti alle operazioni di sbarco, fornendo fornendo supporto necessario e anche la disponibilità di mezzi ed autisti per il trasporto dello stupefacente verso varie destinazioni su tutto il territorio nazionale.
In esito agli elementi raccolti dai finanzieri del G.O.A. di Lecce e della Sezione Mobile del Nucleo di Brindisi al temine di complesse investigazioni supportate dall’utilizzo di sofisticate tecnologie d’indagine, il G.I.P. presso il Tribunale di Lecce dott Michele Toriello ha emesso su richiesta del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia, (ora nominato Procuratore aggiunto presso la Procura di Bari) dott. Alessio Coccioli, un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di due soggetti di nazionalità albanese L.E. classe 1980 e M.M. classe 1989 e della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di due soggetti di nazionalità italiana A.D.M. classe 1969 originario di Cellino San Marco ma residente in Torchiarolo e E.V.F. classe 1983, originario di Mesagne e residente ad Erchie, accusati di traffico di stupefacenti.