E’ indagato per omicidio volontario l’uomo cegliese di 51 anni che si trovava nella stanza al sesto piano di un hotel di Ostuni dal quale precipitò il suo compagno Thomas Bitter, 53 anni, morendo nell’impatto con il suolo. All’indomani dell’esame autoptico, effettuato presso l’obitorio del cimitero di Ostuni, l’indagato è stato convocato per essere interrogato dalla squadra mobile di Brindisi, che conduce le indagini, e dal pm Francesco Carluccio che le coordina.
Sugli esiti dell’autopsia, affidata al medico legale Antonio Carusi, viene mantenuto il più stretto riserbo ma evidentemente dall’esame necroscopico potrebbero essere emersi elementi che mettono in dubbio l’ipotesi del suicidio, per altro considerata piuttosto remota dagli investigatori nelle già nelle ore successive alla tragedia.
Resterebbero aperte le ipotesi di una caduta accidentale dal balconino della stanza dell’hotel, situato nella zona dei colli di Ostuni, e quella – tutta da dimostrare – di una responsabilità nell’accaduto dell’unica persona che in quel momento si trovava nella stanza con il tedesco.
Su tutto questo verterà l’interrogatorio del 51enne cegliese che ha ritenuto comunque di non nominare un proprio consulente tecnico per assistere all’autopsia i cui risultati saranno depositati entro 60 giorni.
La morte di Thomas Bitter risale al 16 agosto: in quei giorni il tedesco era giunto in Puglia per un breve periodo di vacanzacon il compagno originario di Ceglie Messapica con il quale da tempo conviveva a Brema, nel nord ove st della Germania. Sono stati necessari oltre venti giorni per effettuare l’autopsia ma nel frattempo le indagini della polizia sono andate avanti.
Il corpo del turista tedesco resta nel cimitero di Ostuni in attesa che la famiglia d’origine ne richieda la restituzione e lo riporti in Germania.