Ucciso durante una battuta di caccia, la vittima non aveva il fucile

Non era armato di fucile perché non aveva ancora ottenuto tutti i permessi e così aveva accompagnato con il suo cane l’amico di caccia di sempre: la morte di Carlo Leuzzi, 64 anni, fa ancora più rabbia. L’uomo è stato freddato con una fucilata proprio dal suo amico cacciatore, di 76 anni. Quest’ultimo ora è indagato per omicidio colposo: gli hanno sequestrato il fucile utilizzato l’altra sera e altre armi da caccia detenute regolarmente.
La tragedia è avvenuta nelle campagne di Ostuni, in contrada Farina. La fucilata, partita per errore, ha colpito Leuzzi al fianco destro, non lasciandogli scampo. E’ stato l’amico, sotto choc, a chiamare i soccorsi. Interrogato a lungo negli uffici del commissariato, la sua versione è apparsa coerente.
Si tratta del terzo incidente di caccia avvenuto nel Brindisino nella nuova stagione venatoria, senza dubbio il più grave. Il 17 settembre, proprio nel primo giorno di caccia, un francavillese di 43 anni era stata ferito con una fucilata a una coscia. Il 29 ottobre era toccato a un cacciatore di Villa Castelli, ferito da una scarica di pallini al volto e ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica. Ora la tragedia di Ostuni, a trasformare sempre più il bilancio della stagione venatoria in un bollettino di guerra.