
A quattro zampe, ha varcato l’ingresso di Palazzo dei Celestini, costeggiato il chiostro, e salito le rampe di scale in marmo che conducono al primo piano: un cane corso di nome Nerone, infreddolito e affamato, ha trovato ristoro nell’ufficio Randagismo di Mesagne, in una delle sue fughe d’amore.
Un normale giovedì pomeriggio di lavoro per i dipendenti comunali alle prese con le compilazioni di richieste e certificati dei cittadini agli sportelli, si è trasformato in un pomeriggio di accoglienza e di coccole per Nerone, un innamorato cane corso di sette anni che è solito darsi alla fuga per scappatelle dal giardino della sua cuccia.
Nerone si aggirava in esplorazione, un po’ confuso, per i corridoi del Comune tra i cittadini presenti e i dipendenti, convinti che il cane di grossa taglia fosse accompagnato dal suo padrone.
Invece, l’amico a quattro zampe, in fuga per amore, aveva deciso di fare un giro da solo, e dopo esser entrato nel bagno provocando spavento in alcune dipendenti, l’istinto l’aveva poi condotto proprio nell’ufficio Randagismo.
«La storia più curiosa per me fino a oggi» ha raccontato il responsabile al Randagismo di Mesagne, Vincenzo Carella, «la dottoressa Andriola mi ha chiamato dicendomi che nell’ufficio Randagismo c’era un cane corso. Così dopo avermi fatto inviare alcune foto, ho riconosciuto Nerone e chiamato il padrone per andare a riprenderlo».
La storia delle fughe per amore di Nerone è ben nota a Vincenzo Carella che, dopo aver chiesto al suo padrone Carmelo di inserirgli il microchip, se lo ritrova spesso in giro per le vie della città a fiutare e inseguire qualche cagnolina.
Nerone è un cane di indole buona, affettuoso e sempre alla ricerca di coccole: lo sanno bene le dipendenti comunali che, nell’attesa dell’arrivo del suo padrone Carmelo, gli hanno offerto dell’acqua e del pane, e tantissime carezze. E presto, sono state avvisate, per la cure e le attenzioni ricevute, Nerone tornerà a trovarle.