Una rapina da 400 mila euro: banditi traditi da una telefonata

Era filato tutto liscio: una rapina da 400 mila euro e stavano rientrando a Brindisi dopo aver svaligiato la gioielleria di un Centro commerciale in provincia di Rieti. Sarebbero rimasti impuniti se durante il viaggio di ritorno uno di loro non avesse ricevuto sul cellulare usato nelle fasi dell’assalto, la telefonata da parte di un congiunto. Sono così finiti in carcere due dei quattro componenti della banda: Piero Martucci, 23 anni, e Christian Zanzarella, di 20.
Ad ottobre del 2018, quattro uomini, con i volti coperti da passamontagna, si erano introdotti nella gioielleria situata nel centro commerciale “Conforama” di Santa Rufina di Cittaducale (provincia di Rieti) dove, dopo aver minacciato le commesse con una pistola semiautomatica e infranto le teche in vetro con delle mazze da carpentiere, si erano impossessati di oggetti preziosi e monili in oro per una valore complessivo di vendita al pubblico di oltre 400mila euro.
I poliziotti, immediatamente giunti sul posto, avevano raccolto le testimonianze dei presenti e individuato l’autovettura utilizzata per la rapina, che era stata rubata a Brindisi, rintracciandola abbandonata e incendiata non distante dal luogo della rapina.
Proprio l’immediato intervento della Polizia aveva costretto i rapinatori ad abbandonare in tutta fretta l’autovettura e i loro indumenti, per evitare un possibile riconoscimento.
L’indagine degli investigatori della Squadra Mobile di Rieti, in collaborazione con quella di Brindisi, ha comportato l’esame di tutto il traffico telefonico effettuato nei giorni precedenti la rapina a Cittaducale, di tutti i cellulari utilizzati nella zona, consentendo di individuare i due telefoni cellulari che erano stati utilizzati dai rapinatori per la realizzazione del crimine.
I movimenti dei telefoni cellulari individuati, analizzati dagli investigatori reatini anche grazie alla collaborazione del personale del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, munito di sofisticati strumenti tecnologici, hanno evidenziato gli spostamenti dei rapinatori da Brindisi a Rieti, prima della rapina, e nel viaggio di ritorno, immediatamente dopo la commissione del reato, quando uno di loro aveva anche ricevuto una chiamata da un congiunto.
Questa chiamata, un errore involontario determinante, ha consentito agli investigatori di individuare con certezza il gruppo criminale che aveva effettuato la rapina, avvalorando le tesi della provenienza brindisina, e, soprattutto, le identità di due dei quattro rapinatori. Questi ultimi, infatti, sono stati identificati anche grazie alla comparazione dei loro profili genetici, effettuati dai biologi del Servizio di Polizia Scientifica di Roma che hanno esaminato il Dna prelevato, non senza difficoltà a causa delle condizioni metereologiche avverse, dagli esperti poliziotti della Polizia Scientifica di Rieti, sugli indumenti che i rapinatori erano stati costretti ad abbandonare.
Inoltre, gli agenti hanno esaminato tutti i video registrati nella provincia di Rieti, lungo le tratte probabilmente utilizzate dai rapinatori, che da fonti investigative già si presumevano di provenienza pugliese.
Tutte le evidenze investigative raccolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura della Repubblica di Rieti hanno consentito al Sostituto Procuratore Rocco Gustavo Maruotti di richiedere per Piero Martucci l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e per Christian Zanzarella, minore all’epoca dei fatti, la trasmissione degli atti al Tribunale per i Minorenni che ha emesso un analogo provvedimento di custodia cautelare.
L’indagine si è conclusa nella giornata di martedì quando il personale della Squadra Mobile della Questura di Brindisi, in collaborazione con quella di Rieti, ha arrestato Zanzarelli, che è stato condotto nell’Istituto di Pena per Minori di Bari, mentre Martucci era già stato arrestato e condotto nella casa circondariale di Potenza.
L’indagine non è conclusa: l’obiettivo è quello di identificare gli altri due componenti della banda di rapinatori in trasferta.