Il colonnello Manno saluta Brindisi: «Per me due anni straordinari: amo questa città»

Lucia Pezzuto per il7 Magazine

Leccese di origine e brindisino di adozione, con lo sguardo rivolto sempre al mare, il colonnello Pierpaolo Manno lascia dopo due anni il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi. Venerdì, 23 agosto, con una cerimonia all’interno della Caserma “Apruzzi” ci sarà, alla presenza del Comandante Regionale Puglia, Generale di Divisione, Vito Augelli, il passaggio di consegne con il colonnello Nicola Bia che assumerà il comando. Il colonnello Manno è stato richiamato a Roma per assumere un prestigioso e delicato incarico presso il Comando Generale del Corpo. In questi due anni di permanenza a Brindisi il colonnello Manno ha condotto numerose operazioni di servizio in ogni settore istituzionale, dalla lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, all’evasione fiscale e agli sprechi di risorse pubbliche. Tra le operazioni di maggiore rilievo ricordiamo “Musa Nera”, condotta il 9 gennaio dello scorso anno, che ha portato a sgominare un traffico di sostanze stupefacenti tra l’Italia e l’Albania con l’arresto di nove persone e il sequestro 480 chili di droga. E’ del 9 marzo 2018, invece, il sequestro di 6500 chili di tabacchi lavorati esteri in transito nel porto di Brindisi e provenienti dalla Grecia. Il 29 marzo di quest’anno due imprenditori brindisini, invece sono stati arrestati per bancarotta fraudolenta e auto riciclaggio.
Comandante Manno lei è arrivato due anni fa qui a Brindisi, due anni intensi di attività, qual è oggi il suo personale bilancio di questa esperienza alla guida del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi?
“Lascio dopo quasi due anni di permanenza il Comando Provinciale di Brindisi, per me è stata un’esperienza entusiasmante, la prima nel corso della mia carriera in un reparto che opera in una provincia caratterizzata da una permanente tensione operativa, in cui ho cercato costantemente di esercitare le mie funzioni con correttezza e totale dedizione al servizio. Ho sempre assicurato massima collaborazione alle autorità istituzionali con cui ho interagito sul territorio e quindi da questo punto di vista lascio il reparto con grande serenità d’animo perché ho cercato sempre e semplicemente di fare il mio dovere di comandante al servizio di tutti indistintamente come è nella mia indole con il necessario rigore che il mio ruolo richiedeva. E’ chiaro che i miei sentimenti si fondano e si confondano con i ricondi di tanti momenti di vita operativa che hanno segnato il mio periodo di permanenza qua a Brindisi. Quindi se da un lato non posso che esprimere soddisfazione per essere stato assegnato al comando generale del corpo presso lo Stato Maggiore a Roma , dall’altro non posso nascondere un’emozione , la nostalgia nel momento in cui lascio Brindisi e soprattutto questi finanzieri ce mi hanno dato grandissime soddisfazioni sul piano professionale ed umano. Numerosi e significativi sono stati i risultati conseguiti, anche e soprattutto grazie alla costante e proficua collaborazione con la Procura della Repubblica nella persona del Procuratore De Donno che in più occasioni ha espresso nei confronti della Guardia di Finanza di Brindisi apprezzamento e stima e massima fiducia. Naturalmente un ringraziamento particolare anche ai prefetti con cui ho collaborato , sua eccellenza Mario Valenti nella prima parte del mio mandato, e il prefetto Guidato da ultimo con cui c’è stata grande sintonia nel risolvere le situazioni più delicate del territorio. Grande collaborazione anche con quella che è stata definita “la squadra Stato”, una sinergia di intenti tra Prefettura, Magistratura ordinaria e contabile e i colleghi delle altre forze di polizia”.
Lei stesso ha detto che questo è stato un territorio ricco di tensione operativa, un territorio sotto molti punti di vista difficile, tante sono state le operazioni portate a termine proprio dalla Guardia di Finanza. Oggi, a distanza di due anni, che territorio lascia?
“Io sono stato molto tra la gente , ho vissuto la realtà educativa nelle scuole, molto abbiamo fatto da questo punto di vista come rappresentanti delle istituzioni perché noi crediamo che la vera svolta per tutti i territori, in particolare quello di Brindisi, debba necessariamente partire dall’attenzione ai nostri ragazzi. E’ sicuramente ho visto come la società civile abbia risposto in questi anni in maniera positiva. Lascio, infatti, tantissimi ricordi e anche tante brave persone che ho conosciuto in questo periodo e alle quali sono particolarmente legato. Per cui sicuramente un biennio che porterò sempre nel mio cuore e nei miei più bei ricordi e per fortuna che sono salentino e per cui ho la possibilità di ritornare più spesso nella mia terra e per la quale ho contribuito a risollevare”.
Tornando a quelli che sono i crimini con cui ci si interfaccia tutti i giorni, quali sono quelli che ha dovuto affrontare con pugno duro, ci sono stati dei momenti difficili in questi due anni e qual è stata la vicenda che l’ha toccata di più?
“La realtà geografica che porta Brindisi ad essere porta d’Oriente da un lato desta aspetti positivi ma anche delle criticità, soprattutto connesse ai traffici illeciti, soprattutto a quelli delle sostanze stupefacenti che provengono dall’area Balcanica, e da questo punto di vista la sinergia tra la componente navale e quella territoriale ha fatto si che a livello nazionale si sia costituito un laboratorio operativo che è riuscito ad arginare questi traffici e continua ovviamente ad essere altissima la nostra attenzione. Ovviamente l’altro aspetto è quello dello sperpero di denaro pubblico e anche qui la Guardia di Finanza è in prima linea ed è il principale interlocutore con la magistratura contabile oltre con l’autorità giudiziaria”.
Ha già incontrato chi la sostituirà al comando, ha già avuto modo di confrontarsi?
“Certo, c’è stato un minimo di periodo di affiancamento, il mio successore farà benissimo e la Guardia di Finanza da questo punto di vista sarà sempre al fianco della collettività”.
Che tipo di rapporto si è creato con la cittadinanza e che ricordo porterà con sé di questa città?
“Io ho fatto il possibile per far si che il finanziere non venga visto solo come colui che vessa con i vari controlli ma invece opera a tutela degli imprenditori onesti, degli imprenditori che a fatica cercano di rispettare le regole e per questo noi siamo garanti di tutta questa brava gente e per questo anche l’iniziativa di aver voluto svolgere per la prima volta a Brindisi , a giugno, l’anniversario della nostra fondazione presso la scalinata virgiliana, affianco e con la collettività , sia stato un segnale tangibile della mia volontà di suggellare questo rinnovato rapporto di vicinanza con la collettività. Tornerò prestissimo, sono di Lecce, amo questo territorio e sono innamorato anche di Brindisi”.