Sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a far fronte alle spese con il proprio reddito. Le condizioni economiche peggiorano e i dati Istat sulla povertà in Italia parlano chiaro: il 12,7% delle famiglie sono povere. A Brindisi, la situazione non cambia, i nuclei famigliari che richiedono un contributo economico al Comune aumentano e fino alla fine dell’anno si avrà, rispetto all’anno scorso, il 25% di richieste in più.
La problematica odierna è relativa alle nuove povertà: cresce a dismisura il numero dei disoccupati così come le famiglie che con un solo stipendio non riescono ad arrivare a fine mese, a questi si aggiungono le persone affette da malattie. Le richieste che arrivano sulla scrivania dell’assessorato ai Servizi sociali di Brindisi sono svariate.
Il numero dei cittadini appartenenti alle “fasce più deboli” della popolazione sostenuti dall’amministrazione comunale, per il pagamento dell’affitto delle loro abitazioni o per esigenze particolari, è aumentato. Fino a oggi il Comune di Brindisi ha erogato quasi mille contributi alle famiglie: 600 versamenti straordinari, 150 per il canone di locazione e quasi 50 per gli affidi famigliari. I contributi si suddividono in continuativi, per i quali l’erogazione è di 150 euro al mese e straordinari, per un tetto massimo di 500 euro l’anno.
In aumento a Brindisi anche il disagio abitativo. In questo caso il Comune eroga un contributo pari a 300 euro al mese, per un massimo di due anni.
“Cerchiamo di tamponare i problemi delle famiglie – ha dichiarato a Senza Colonne News l’assessore ai Servizi sociali Marika Rollo – con i contributi, ma il problema della povertà è in aumento. La nostra è una soluzione tampone, lavoriamo sull’emergenza, garantendo un piccolo aiuto a fine mese”.
Maristella De Michele