Se non risolto a stretto giro il caso Monteco potrebbe da un momento all’altro degenerare in una crisi ambientale per Brindisi, dalla quale sarebbe estremamente difficile uscire con le ossa ancora intatte. A lanciare l’allarme sono le segreterie provinciali dei sindacati Fismic, Cobas e Sul-Cp, fortemente preoccupati per la situazione difficile che si è venuta a creare nell’appalto per la raccolta dei rifiuti urbani. E che per questo chiedono un incontro urgente al sinadco Mimmo Conasles.
Diversi i nervi lasciati scoperti dalla cessazione del contratto con la Monteco. Il primo, e più delicato, è la posizione dei lavoratori, ai quali sono giunte nelle ultime ore le lettere di licenziamento. Dal 30 novembre saranno tutti a casa.
Il secondo, collegato a doppio nodo al primo, è il futuro del servizio. La strada obbligata è quella della gara d’appalto che dovrà affidare per i prossimi 9 anni il servizio di raccolta rifiuti a una società chiamata ad operare in tutto l’ “Ambito di raccolta ottimale” della provincia. Ma i Comuni che ne fanno parte non sono ancora pronti.
Nell’attesa l’amministrazione comunale di Brindisi ha deciso di indire una gara “intermedia” per l’affidamento del servizio per un solo anno. Una soluzione alla quale si è però opposta anche la Regione Puglia, che ha diffidato il Comune dall’intraprendere questa strada.
La soluzione a entrambi i problemi potrebbe allora essere la proroga alla Monteco. Ma qui si inserisce il terzo nodo. Il Tar ha giudicato inagibili i capannoni di via Fermi in cui opera la società. Quindi, anche qualora dovesse ottenere la proroga – eventualità improbabile, data la mancata disponibilità politica dell’amministrazione comunale di Brindisi – la società non avrebbe una sede in cui lavorare.
“Siamo preoccupati – scrivono i sindacati – da una situazione in cui a pagare ancora una volta potrebbero essere i cittadini e i lavoratori. Lanciamo quindi la proposta di una mobilitazione unitaria, lavoratori e cittadini, con manifestazioni locali e regionali rivolte a scongiurare qualsiasi ricaduta negativa per la nostra città”.