Monsignor Satriano, Brindisi e Mesagne si preparano all’evento

di ANTONELLA DI COSTE

Conto alla rovescia, per l’evento sia religioso che sociale, che sarà marchiato a fuoco nelle pagine della storia brindisina: l’ordinazione episcopale di monsignor Giuseppe Satriano, già vicario generale della diocesi di Brindisi Ostuni.

La macchina organizzativa dell’avvenimento tanto atteso dal clero e da migliaia di fedeli non solo brindisini, è già in moto da mesi e vedrà il prossimo 3 ottobre alle ore 17, vigilia di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia, conferire l’ordinazione episcopale a don Giuseppe Satriano per le mani di sua eminenza reverendissima cardinal Salvatore De Giorgi, consacranti sua eccellenza monsignor Domenico Caliandro Arcivescovo di Brindisi Ostuni e sua eccellenza monsignor Rocco Talucci arcivescovo emerito della stessa.

Giaà da oggi, i fedeli sostengono in preghiera il neo eletto arcivescovo della diocesi di Rossano Cariati con un triduo di preghiera e di riflessione in preparazione all’evento, dal titolo “Lo Spirito Santo e la Chiesa”.

Questa sera, infatti alle ore 18.30, presso la chiesa Madre di Mesagne sua eccellenza monsignor Vincenzo Pisanello celebrerà l’eucarestia.

Domani, sempre alle 18.30 stessa location, ci sarà una adorazione eucaristica seguita da una riflessione tenuta da Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, per la quale si prevede la presenza di numerosissimi fedeli provenienti da diverse parrocchie e provincie.

Il 1° ottobre, invece, sempre alle 18.30 in chiesa Madre di Mesagne, la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giuseppe Favale, padre spirituale del seminario regionale “Pio XI” di Molfetta.

L’appuntamento più atteso resta per il 3 ottobre alle 17 per l’ordinazione episcopale per la quale è prevista una affluenza di migliaia di fedeli: 27 i pullman provenienti dalla diocesi di Rossano Cariati, tantissimi coloro che interverranno dalle varie diocesi tra vescovi, sacerdoti, religiosi, autorità civili e militari, laici.

L’organizzazione, infatti, ha già diramato le indicazioni logistiche riguardanti orari, pass e parcheggi.

Sabato 4 ottobre, alle ore 18, monsignor Giuseppe Satriano presiederà in prima celebrazione da vescovo a Mesagne, domenica 5 nella cattedrale di Brindisi alle ore 18 e la domenica successiva nella concattedrale di Ostuni.

Sarà domenica 26 ottobre a fare il solenne ingresso, alle ore 16 nella diocesi di Rossano Cariati, alla quale è stato assegnato come arcivescovo il 15 luglio scorso, giorno della sua nomina ufficiale.

In tale data ci sarà l’accoglienza in piazza Steri, il saluto da parte del Sindaco ed il corteo sino alla cattedrale.

Alle ore 17.30 celebrerà l’eucarestia e darà inizio al suo ministero pastorale.

Già il giorno della sua nomina, in basilica cattedrale alla presenza del clero e dei fedeli, don Giuseppe, rese noto il motto che lo avrebbe accompagnato ed identificato come arcivescovo: “Misericordias Domini Cantabo”.

Il motto è tratto dal versetto 2 del Salmo 89 (88): Canterò le misericordie del Signore.

Ovviamente ad accompagnare il motto, sua eccellenza monsignor Giuseppe Satriano ha già fatto realizzare lo stemma episcopale: fondo azzurro, una croce gemmata al centro, una stella in alto a sinistra ed in basso il mare.

L’azzurro del fondo è il colore del cielo e quindi del mistero di Dio che in Cristo è divenuto tutt’uno con il mistero dell’uomo.

La Stella (in alto a sinistra) rappresenta Maria Santissima, invocata dal popolo cristiano in cammino come Stella matutina e Stella maris. E’ a Maria che si guarda per imparare a cantare l’infinita misericordia di Dio, come Lei ha fatto nel Magnificat. Le otto punte della stella rappresentano la perfezione e lo splendore propri di Dio che in Lei trovano pieno riflesso, per aver vissuto la sua peregrinazione di fede nell’ascolto e nell’adesione piena alla beatitudine evangelica.

La croce gemmata indica pienamente il mistero pasquale: la morte e la risurrezione di Cristo.

Gemme e oro simboleggiano il prezzo del nostro riscatto, il corpo del Crocifisso, che i primi cristiani evitavano di rappresentare. La croce ricoperta di gemme pone l’accento sul paradosso di questo strumento di morte che, con Gesù, diviene strumento di salvezza, segno del trionfo della vita sulla morte, della luce sulle tenebre. In Lui Crocifisso-Risorto, origine e compimento della fede (cf Eb 12, 2) ogni credente può vincere il male con il bene e vivere per Amore.

Il mare, segno del regno del male dominato da Cristo, rappresenta anche il nostro mondo dove la Chiesa, navicella guidata da Pietro e sospinta dallo Spirito di Dio, cammina verso il Regno dei Cieli. Nello stemma, poi, il segno del mare richiama il territorio di appartenenza e di destinazione del Vescovo Satriano.

Insomma, tutto davvero è pronto, anche i libri della storia locale e non solo, perché un vescovo è un successore dei discepoli di Cristo ed il suo cammino di pastoralità ed evangelizzazione è appena cominciato.