Il fuoco sessuale è un processo infinito, l’Eros ci consente di evolvere a livelli di coscienza che sono differenti per ognuno di noi. Quando questo fuoco entra in circolo, si aprono spazi di coscienza nuovi, il segreto è alimentare e farlo fluire liberamente con un po’ di mistero. Quando l’eros scorre, quando saltano le regole, l’energia circola in libertà, come una fiamma si alimenta ed arde, altrimenti si spegne. Abbandonando la razionalità che vigila quotidianamente sul nostro “fare” possiamo farci travolgere dall’onda del piacere e lasciare libero spazio alla creatività.
La creatività ci riscatta dalla banalità, l’eros non è un ragioniere, non può essere imbrigliato nelle regole; non è possibile che ci sia qualcosa di inopportuno nell’erotismo che , per essere vissuto pienamente, deve aggrapparsi al presente: se lo si vive “ nel qui ed ora” è sempre un piacere. Non giova al rapporto cadere in paragoni con quanto già vissuto, avere la stessa fantasia e fare sempre lo stesso gioco spegne o smorza la fiamma, non bisognerebbe fare ogni volta gli stessi errori. Quando si vive uno stato erotico di eccitazione erotica, si è più creativi, allegri, si guarda la vita con positività. Se non ci si diverte nel rapporto sessuale, se non si ride con il partner è segno che la noia, la rabbia , la tristezza si affacciano nella condivisione della coppia, significa che l’eros è in pericolo. Spesso idee preconcette condizionano il comportamento dell’onda eccitatoria rallentandola sino a inibirla.
Jung paragona l’erotismo alla natura animale dell’uomo ed è un connubio delle forme più alte dello spirito, infatti egli scrive: “l’erotismo è per sua natura ambiguo, esso appartiene da un lato all’originaria natura animale dell’uomo , dall’altro è apparentato con le forme più alte dello spirito, ma fiorisce soltanto se spirito e istinto trovano il giusto accordo.”
L’eros d’altronde non lo si deve collocare nella diretta equivalenza di dare e ricevere, ma lo dobbiamo collocare nella libertà, al di fuori da ogni calcolo. Parafrasando E. Bloch possiamo affermare che: amare significa oltrepassare, con la fantasia che rompe gli schemi; ci fa vivere senza banalità, nella fantasia esco dal personaggio di sempre e mi apro al nuovo facendo scorrere il fuoco della passione.
I partner non dovrebbero ricoprire ruoli granitici o vestire maschere, ma unire il mistero con la capacità di aprirsi e di dialogare tra loro. E’ importante che il maschio si esprima nell’azione e nei gesti, ma che sappia anche capire e parlare alla donna. La virilità vincente è quella non solo agita ma anche parlata. Se i partner fanno attenzione alle loro esigenze nell’incontro renderanno, sicuramente, l’intimità un momento non prestazionale, ma complice.
L’incontro d’amore non deve essere un incontro di sesso solo con i genitali, ma deve tenere presente tutti i cinque sensi, un incontro per fare ardere il fuoco con preliminari, coccole, fantasia , mistero e gioco.
Vogliamo concludere con una considerazione: se i partner conoscessero i propri segreti interiori, il proprio piacere senza sensi di colpa, non guarderebbero mai altrove…………
Dott.ssa Federica Protopapa
Dott. Luigi Persano