Lampade votive spente, ma il canone si paga due volte

Riceviamo questa lettera su cimitero e lampade votive.
 
Egregio direttore, mi permetto di disturbarla perché notai che aveva preso a cuore il discorso del pagamento dei bollettini per le lampade votive al cimitero relative all’anno 2013 anno in cui le lampade rimasero perennemente spente ad eccezione del giorno dei Defunti e, peraltro, cosa che riguardo’ solo alcune zone. Lei invitò a non pagare perché era in atto da parte del Comune una rivisitazione sulla richiesta di pagamento e addirittura per chi avesse pagato ci sarebbe stato il rimborso. Bene io sono stato uno di quelli che ha pagato ( per conto di mia madre deceduta) e che non solo non ha ricevuto alcun rimborso ma addirittura in data odierna trova due missive per pagare nuovamente l’anno 2013 e il 2014. Mi domando ma l’ amministrazione comunale non dovrebbe curare gli interessi dei cittadini? Credo invece che si scervellino per come imporre tasse inique. Ma dove sono finite le promesse di grandi mutamenti nella gestione della cosa pubblica. Mi auguro si faccia portavoce delle lamentele contro questo ennesimo scempio. Io, da parte mia, dovrò andare all’ufficio preposto e dimostrare che ho già pagato il 2013 coi bollettini vidimati dalla posta e che per abitudine conservo. E se li avessi persi?  E il rimborso di cui si parlava?
Mi viene in mente una canzone di Antonello Venditti.
Cordiali saluti.
Ettore Sposito