Sabato 20 dicembre Vanda Gatti, brindisina doc, volontaria dell’associazione Azul che opera in Africa dal 2012, porterà la testimonianza della sua esperienza personale, dalle ore 18 in poi, nell’aula magna dell’Itc Flacco, al rione Minnuta, a conclusione dell’iniziativa “La realtà rovesciata” nell’ambito del programma Enel Basket Junior 4 Azul.
E’ così che quest’anno ci sarà il tradizionale scambio degli auguri natalizi fra i giovani dell’Enel Basket Brindisi e i “giganti” della prima squadra. L’iniziativa infatti ha coinvolto proprio tutti, dal minibasket ai giocatori di serie A, con lo scopo di richiamare l’attenzione soprattutto dei più giovani sulla realtà, fondata su certezze, della loro vita quotidiana.
“La realtà rovesciata” ha visto altre due giornate: un sabato pomeriggio dedicato ai più piccoli, al “Children’s championship”; un altro ai più grandi, al torneo 3vs3 “Alla carogna” (tesserati 2002 – 1996 e oltre) e alla gara di tiro da tre punti.
Da qualche parte nel mondo esiste una “Realtà rovesciata” che trae origine nell’incertezza di trovare qualcosa da mangiare, con cui vestirsi, di veder tramontare il sole.
Azul opera in Africa, dove tanti vivono ogni giorno questa incertezza: “E’ importante che ognuno di noi sia a disposizione degli altri”, è l’esordio di Vanda Gatti. Che passa quindi a raccontarsi: “Sono cresciuta a Brindisi con una grande esempio: la mia famiglia, sempre unita e coesa, e disponibile ad aiutare tutti. Non ricordo momenti in cui la mia casa natale fosse vuota, sempre zii, nonni, amici di famiglia, sempre grande collaborazione tra tutti”.
La scuola elementare alle Suore francescane in via Conserva, la scuola media Virgilio, infine il Liceo classico Marzolla. “Durante il periodo scolastico ho sempre avuto la fortuna di incontrare ottimi maestri di vita e straordinari comunicatori che non mi hanno impartito solo nozioni, ma mi hanno insegnato la passione e l’amore per il sapere.
Un uomo si accresce grazie all’esperienza, alla messa alla prova (esperimento) e questo è il dogma del mondo scientifico, al quale mi sono affacciata dopo gli studi classici”.
Vanda ha studiato Chimica e tecnologia farmaceutiche “per un motivo ben preciso, una grande passione e ammirazione per il funzionamento del nostro organismo umano e le sue interazioni con il mondo esterno. Siamo fatti di cellule e di straordinarie reazioni. Approfondendo il mondo scientifico, mi sono accorta di una serie di necessità, diffondere i meccanismi che regolano la nostra vita in maniera semplice e chiara, fruibile per tutti dai bambini agli anziani. Ed ecco che oggi collaboro con istituzioni ed enti, festival ed eventi scientifici in Italia e all’estero per formare e informare il pubblico di varie età attraverso la scienza. Proprio come gli studi classici insegnano, io ho un unico obiettivo: creare consapevolezza e capacità critica negli altri esseri umani e soprattutto nei più piccoli che saranno poi gli adulti di domani. La scienza è la disciplina che ci permette di spiegare in maniera obiettiva qualsiasi fenomeno.
La vita professionale però non basta per completare un Essere Umano, e io ho sempre avuto la passione e amore a ‘fare’ qualcosa di utile per gli altri”.
Per questo oggi Vanda Gatti ha una serie di esperienze in ambito di volontariato: è volontaria della più grande organizzazione di soccorso medico al mondo, Medici senza Frontiere; è coordinatrice del gruppo volontari di Milano; è soccorritrice 118 per Croce Bianca Milano, dove ogni 10 giorni trascorre una notte a disposizione della cittadinanza milanese. “Nel 2012 ho preso parte alla più bella pazzia della mia vita: unire le forze con amici e conoscenti che condividono il mio stesso obiettivo e renderci in prima persona utili per i bambini in stato di abbandono e difficoltà. Ecco come nasce Azul Onlus, associazione in difesa dei bambini. Come le più belle storie d’amore dei cartoni animati, un incontro, condivisione, empatia, la voglia di fare. E così nel marzo 2012 è stata fondata Azul onlus insieme a Massimo, Eleonora, Simone, Angelo e altri amici di Roma e Milano. Ad agosto eravamo già in Africa, nella terra più bella e viva che abbia mai visto, ad occuparci di 70 bambini orfani a causa della lebbra, a cui abbiamo assicurato un luogo sicuro per iniziare il loro percorso scolastico, garantendo un pasto al giorno e lo stipendio alle insegnanti locali, poi, quest’anno in Repubblica Democratica del Congo, nel paese più ricco di risorse minerarie, ma tra i più poveri dal punto di vista umanitario, e poi a Milano e Roma, nelle comunità che ospitano i minori”.
Ha tante esperienze da raccontare – forse qualche chicca la riserverà per sabato pomeriggio, come i mezzi di trasporto ultra moderni e super tecnologici che utilizza per viaggiare -!!!, ed è già in movimento per futuri progetti, “ricordando sempre che donarsi agli altri è la migliore medicina del nostro pianeta e che come diceva E. Roosevelt ‘Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni’. Con impegno e dedizione è possibile realizzare i propri sogni, quindi continuate tutti a farlo”.
Daniela Napoletano