
Gli organizzatori dello Snim, il pluricelebrato Salone della Nautica, ci hanno provato. Volevano far pagare il biglietto d’ingresso ai visitatori, nonostante avessero sottoscritto un accordo con gli enti locali con cui, in cambio del sostanzioso contributo pubblico (67 mila euro) si impegnavano a garantire l’accesso gratuito alla fiera.
Ieri mattina il sindaco Mimmo Consales, resosi conto della presenza della biglietteria all’ingresso, nei pressi della stazione marittima, ha convocato l’organizzatore Giuseppe Meo, gli ha mostrato la delibera comunale con cui si subordinava la concessione del contributo alla gratuità della manifestazione e gli ha rammentato che poteva anche aprire la biglietteria ma in quel caso l’accordo sarebbe venuto meno. Dopo qualche ora di tribolazione, gli organizzatori hanno optato per la certezza del contributo pubblico rendendosi conto che la biglietteria non avrebbe fornito alcuna garanzia: in quanti avrebbero sborsato denaro per andare a vedere qualche decina di barche esposte e gli stand che propongono filtri per l’acqua minerale, abbonamenti per le compagnie telefoniche e viaggi?
L’organizzazione dello Snim potrà invece incassare il sostanzioso contributo pubblico: 40 mila euro dal Comune (che ha messo a disposizione gratuitamente il lungomare e il servizio straordinario di controlli da parte della polizia municipale, oltre al lavoro degli operatori della Multiservizi), 10 mila euro dall’Autorità portuale, altri 10 mila dall’Asi e 7 mila dalla Camera di Commercio. In più lo Snim incassa il fitto degli stand da parte degli espositori e dei venditori di servizi.
Ma resta un altro fatto gravissimo. Proprio per supportare l’ingresso a pagamento ed evitare l’ingresso di portoghesi, l’organizzazione aveva provveduto a recintare l’intero lungomare con una rete metallica che impedisce l’accesso alla Scalinata romana e al Museo del Belvedere. Un controsenso visto che, leggendo la delibera con cui il Comune supporta lo Snim, l’obiettivo è quello di promuovere i beni di questa città. E lasciare le Colonne, la casa di Virgilio e un museo fuori dalla porta sembra davvero un controsenso.