Ufficialmente sono 31 ma per i tifosi sono 33, compresi quelli che la giustizia sportiva ha tolto loro. E sono 33 gli scudetti bianconeri che hanno riempito via Cavour, nel cuore di Brindisi. L’antica rivalità tra il garagista tifoso della Juve e il commerciante sfegatato del Milan si consuma sull’asfalto che collega la casa di uno al garage dell’altro.
“Per Mimmi”, annuncia sotto lo scudetto numero 1, il primo del serpentone che prosegue per tutta la strada. Mimmi è un noto commerciante d’abbigliamento, ma non parlategli di iuventini che diventa nero. E così ieri sera, probabilmente, durante i festeggiamenti per lo scudetto, avvenuti anche a Brindisi, si è tappato le orecchie.
Ivan e il suo amico garagista, amico sì, per tutto tranne che per il calcio. Lui è juventino patentato.
Lo scudetto raggiunto matematicamente a Genova contro la Sampdoria non era una sorpresa e così Ivan era già pronto da giorni. Si era preparato una dima (uno stampo di cartone) e una scorta di smalto, rigorosamente bianco e nero. E stanotte si è messo al lavoro con pazienza e meticolosità.
Ha piazzato lo scudetto numero uno con dedica e poi la sfilza di altri 31 tutti uguali, tutti pazientemente numerati. Per arrivare con il 33esimo, preciso preciso, davanti a casa di Mimmi il commerciante. Ma questo l’ha fatto speciale, l’ha fatto tricolore.
Non sappiamo se Mimmi oggi uscirà di casa, ma coi tempi che tirano per il Milan è probabile che per la vendetta debba attendere ancora qualche anno.