
E’ un vecchietto sofferente che ha bisogno di cure: il Monumento al Marinaio d’Italia, classe 1933, mostra tutti i segni degli anni e anche di un certo abbandono. Il Comune, che ne ha ottenuto recentemente la titolarità ceduta dalla Marina Militare, lo ha riaperto da poche settimane e contestualmente ha avviato una prima serie di interventi, soprattutto legati all’adeguamento dell’impianto elettrico e dell’ascensore che porta quasi su in cima.
Ma sono soprattutto le strutture interne murarie, sia quelle del timone che della cripta sottostante, a evidenziare il maggiore deterioramento. Secondo una relazione tecnica, dovranno essere rimossi gli intonaci interni e consolidate le parti in cemento armato. Saranno sostituite anche scale esterne e ringhiere del belvedere.
Una prima parte di lavori sono stati appena termina dalla ditta Roma di Brindisi per un importo complessivo di 45 mila euro. Ma saranno necessari ulteriori interventi.
La struttura dalla riapertura è gestita da personale della Multiservizi di Brindisi ma si parla di un affidamento esterno. Sia la Lega Navale di Brindisi che la Pro Loco si sono candidate alla gestione. La Pro Loco ha inviato una proposta nella quale si accredita per svolgere, oltre alle operazioni di apertura e chiusura, anche la realizzazione a proprie spese di materiale divulgativo, l’organizzazione di eventi culturali e visite guidate.