Lui non si sente un eroe ma nel giro di pochi giorni ha salvato almeno tre persone in uno dei tratti di mare più pericolosi dell’intera costa brindisina: Francesco Ruggiero, 28 anni, è uno dei bagnini dell’Oktagona, la spiaggia sorta sulle ceneri dello storico Lido Poste. Su quello stesso tratto di mare, a pochi metri dalla riva, il 13 giugno dello scorso anno morì annegato Antonio Volpe, che aveva solo 15 anni.
Quando tira maestrale forte, in questo tratto di mare che a sinistra confina con il lido dei Vigili del fuoco e a destra con la secca di Punta Penna, si incrociano pericolose correnti che impediscono di tornare a riva e mettono i difficoltà anche i nuotatori più esperti.
Lo scorso anno qui era spiaggia libera e in mare si tuffavano spesso i bagnini dei lidi vicini per tirare fuori chi annaspava.
Francesco, oltre ad avere conseguito il brevetto di bagnino da 10 anni, è un nuotatore agonista e questo gli consente di completare le operazioni di salvataggio senza mettere in mare pattino, un’imbarcazione che richiede tempo per raggiungere i bagnanti in difficoltà e che rischia di ribaltarsi, come avvenuto proprio lo scorso anno.
Prima un turista 60enne, poi altri due bagnanti in una volta sola (insieme al suo collega Giuseppe Manghisi): Francesco Ruggiero è diventato una specie di star sulla spiaggia, ma lui non si sente speciale: “Vorrei ringraziare chi si viene a complimentare con me per ciò che ho fatto – scrive sulla sua pagina FB – ma desidero dire solo una cosa: questo è il mio dovere ed è il mio lavoro ed è per fare questo che vengo pagato. Non sono un eroe né tantomeno voglio essere definito tale perché lo rifarei mille e mille volte perché con la vita umana non si scherza e non ha un limite di prezzo”.
Intanto continua a scrutare l’orizzonte senza staccare un attimo o sguardo dal mare. Il maestrale è calato, per qualche giorno, forse, i suoi interventi non saranno necessari. Ma è rassicurante sapere che c’è.
(Foto Mario Carlucci)