di Asya Argentieri per IL7 Magazine
Sicuramente avremo pensato, almeno una volta nella nostra vita, a cosa mangiassero i nostri antenati durante il lavoro, soprattutto quando erano lontani da casa ed i “lunch box” non esistevano ancora. La risposta è una: acquasale.
Questo piatto era spesso accartocciato nella borsa del lavoro e consumato nella pausa pranzo da molti contadini e pescatori, sia perché facile da trasportare e da conservare, sia per le sue caratteristiche. Infatti, unisce i carboidrati del pane (zuccheri, ossia energia facilmente reperibile) alle fibre dei pomodori e delle cipolle, ed ai grassi vegetali dell’olio. Un ottimo equilibrio di gusti e di proprietà benefiche.
La storia fa risalire la nascita dell’acquasale addirittura ai tempi delle crociate: si narra che i contadini della zona brindisina offrissero questo piatto ai crociati come segno di buon auspicio. Oggi la ricetta presenta una vasta gamma di varianti, alcune anche parecchio gourmet.
Noi ve ne presenteremo una classica della nostra provincia.
Ingredienti per 4 persone:
• 400 gr di pane raffermo di grano duro;
• 600 gr di pomodorini;
• 300 gr di cipolle dorate;
• 150 gr di peperoncini verdi;
• olio EVO qb;
• sale qb;
• pepe qb.
Per la preparazione, tagliate il pane raffermo e mettetelo in una coppa. Adesso tagliate a dadini i pomodorini immettendoli direttamente nella coppa del pane raffermo, così da bagnare il pane con il succo. Dopo di ciò, inserite le cipolle tagliate a piccoli spicchi, e condite a vostro piacimento con olio, sale, pepe e peperoncini. Ed ecco pronto in meno di cinque minuti “l’acquasal”.
Buon appetito!