Cani dell’ingegnere scomparso, solo Chicco è senza famiglia

di Alessandro Caiulo per IL7 Magazine

Lapo, Chicca, Licia e Carlotta sono quattro cani, ben affiatati tra loro, che fino allo scorso novembre hanno vissuto felici nella tenuta di campagna dell’ing. Domenico Palmisano, alle porte di San Vito dei Normanni, fino a quando una mano assassina ha posto fine alla vita del loro padrone e per loro è iniziato un autentico calvario che per uno di essi, Chicco, il vecchietto della compagnia, ancora continua.
Sedati e portati via dalla villa in quanto, per l’evidente stress causato dalla morte violenta del loro padrone, non consentivano nemmeno ai carabinieri di avvicinarsi e dal momento che nessuno dei pochi parenti dell’ingegnere ha voluto occuparsi di loro, sono sati reclusi nel Canile Comunale di Brindisi.
La più piccola e giovane di loro, Carlotta, una simil volpina marrone focata di circa tre anni ha trovato quasi subito una famiglia che se ne prendesse cura, come ci riferisce Stefania, una delle volontarie che operano all’interno della struttura comunale e che cura la pagina facebook “I volontari di Brindisi” ed è stata adottata da Sabrina e dalla sua famiglia ed ora vive felice a Brindisi.
Ha dovuto attendere qualche mese in più Licia, una bella cagnolona bianca, che dalla morte del suo padrone era rimasta visibilmente impaurita e se ne stava rintanata tutto il giorno in un angolino del box, fino a quando, ad inizio febbraio, non ha chiesto di lei la signora Lucia che la ha portata con sé a Taranto.
Poi è giunto anche il turno di Lapo che, come racconta Bianca, anche lei volontaria nel Canile di Brindisi, nonché curatrice della pagina facebook “Liberi tutti”, ha conquistato il cuore della signora Rossella ed il 24 febbraio scorso ha potuto lasciare il canile insieme alla sua nuova famiglia ed ha ora a disposizione una casa con un grande terreno intorno ed una bambina che lo adora e lui sembra ricambiare con slancio ed affetto chi gli ha offerto questa seconda possibilità di essere felice e di poter nuovamente riassaporare la gioia di sentire l’odore dell’erba, calpestarla e correre felice.
L’appello che lanciano ora i volontari della Lepa e delle altre associazioni animaliste che gravitano attorno al canile di brindisi, è quello di trovare chi si possa prendere cura anche di Chicco, l’ultimo rimasto dei quattro cani rimasti senza padrone e che ora non ha più nemmeno il suo compagno di mille avventure Lapo a stare con lui.
Il caso di questi quattro cani è eclatanti per la morte violenta del loro padrone ma, come riferisce Antonello, anche lui volontario della Lepa, accade più spesso di quanto non si possa immaginare che alla morte del padrone gli animali di affezione vengano abbandonati per strada o portati al canile dai parenti che non hanno voglia o tempo di occuparsene e questi cani si riconoscono per come sono prostrati ed avviliti nelle quattro mura del canile perché oltre a ben comprendere del’avvenuta scomparsa del loro amato padrone, si vengono a trovare reclusi in un ambiente orrendo.
L’appello che facciamo anche nostro è quello di aprire il cuore e la casa a questi esseri, condannati alla reclusione senza colpa e senza processo, a cominciare da Chicco e dare anche a lui una nuova opportunità di vita che sicuramente saprà ricambiare con un’enorme carica di affetto.