Giochi del Mediterraneo: ottimi risultati per la missione di Ferrarese in Albania

Si è conclusa la missione albanese della delegazione italiana del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo che a Tirana ha incontrato il segretario generale del Comitato internazionale e la Commissione di coordinamento dei Giochi: il gruppo italiano, guidato da Massimo Ferrarese (commissario straordinario del Governo e da qualche settimana anche presidente del Comitato) e composto, tra gli altri, anche dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, torna soddisfatto per i risultati ottenuti in quello che Melucci ha definito “uno dei meeting tra i più costruttivi tra le parti”, anche per il significativo apprezzamento dimostrato dalle autorità internazionali al nuovo corso impresso da Ferrarese alla gestione della macchina organizzativa.
Tra le decisioni più rilevanti adottate negli incontri dell’8 e del 9 dicembre, ai quali è intervenuto anche il presidente albanese Edi Rama, c’è quella relativa al rinvio dell’inizio e della conclusione dei Giochi, prima previsti dal 13 al 27 giugno 2026 e ora posticipati dal 22 agosto al 4 settembre, in ragione della concomitanza con i Mondiali di calcio, che certamente avrebbero fagocitato l’attenzione degli sportivi e creato qualche problema anche con i palinsesti.
La delegazione italiana incassa anche il nullaosta del Comitato internazionale per lo svolgimento delle gare di nuoto nella nuova piscina, nonostante manchi la copertura (che probabilmente non sarà ultimata se non dopo la conclusione della manifestazione) nonché la sostanziale approvazione dell’intero masterplan e del relativo cronoprogramma, anche con riferimento alle questioni logistiche, promozionali, di sicurezza e di accoglienza. Rispetto all’ultimo punto, la proposta italiana sarebbe quella di alloggiare le circa diecimila persone (tra atleti, personale tecnico e dirigenti) che arriveranno a Taranto non soltanto nelle strutture ricettive, ma anche in alcune navi da crociera, con l’obiettivo di rafforzare agli occhi del mondo la vocazione turistica della città.
Al momento restano ancora da sciogliere i nodi relativi alla nomina del direttore generale e i decreti attuativi per avviare le gare, per le quali, dichiara Melucci, occorrerà “risparmiare tutto il tempo e la burocrazia possibili”, anche rafforzando nell’interesse generale i poteri del Commissario straordinario.
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