Parrucchieri si riapre ma addio a chiacchiere e giornali

Addio alle riviste e alle chiacchiere dal parrucchiere. Cura della persona e Covid-19: come sarà andare dal parrucchiere, dal barbiere o dall’estetista? A fornire indicazioni su come saranno gestite le riaperture di parrucchieri e centri estetici in tutta sicurezza è il documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione contenitiva del contagio nel settore della cura della persona, elaborato congiuntamente dall’Inail e dall’istituto Superiore della Sanità e diffuso in queste ore. Il documento, approvato dal comitato tecnico scientifico nella seduta del 12 maggio, è strutturato in due parti: la prima esamina il settore dei parrucchieri (che insieme ai saloni di barbiere rappresentano il 73 per cento delle imprese totali di servizi di cura alla persona) e degli altri trattamenti estetici e la seconda è incentrata sulle misure organizzative, di prevenzione e sulle regole per l’utenza.
Si riapre lunedì 18 maggio e questa è una prima grande novità: l’apertura sarà consentita anche la domenica e il lunedì
Il settore delle “altre attività di servizi per la persona” è definito con un livello di rischio medio-alto, anche se con indice di aggregazione medio-basso. E’ questo il motivo per cui la chiusura di parrucchieri e dei centri estetici si è resa necessaria già con il DPCM del 9 marzo. La valutazione del rischio, infatti, qui è legata alla tipologia di attività, che avviene in stretta prossimità con il cliente dal quale il distanziamento non può essere garantito, insieme alla presenza di operazioni che comportano il rischio di formazione di aerosol. Tanto per avere un’idea di quante imprese sono coinvolte, in Puglia in base alla rilevazione su cui si basa il documento, al 30 giugno 2017 sono presenti 6994 saloni di barbiere e parrucchiere, 2427 istituti di bellezza, 64 centri per il manicure e il pedicure, per un totale di 9485 esercizi. Per quanto riguarda invece la frequenza in un anno di riferimento (dai ISTAT riferiti al 2015) secondo la quale ogni persona di età superiore agli 11 anni si reca dal parrucchiere, dal barbiere o in un centro estetico, in Puglia si parla di 2.845.000 persone, di cui 234mila si recano dal barbiere, parrucchiere o centro estetico una o più volte la settimana, 1.104mila una o più volte al mese e 1.506mila più raramente.
Ma entriamo nei dettagli e vediamo come sarà andare dal parrucchiere dopo la riapertura.
La prima regola è puntare sulla programmazione meticolosa delle attività. Già in fase di prenotazione è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti da ciascun cliente, per ottimizzare le attese. Gli spazi interni dovranno essere riorganizzati al fine di garantire il distanziamento tra clienti ed operatori. Per alcune aree, come quelle del lavaggio, potranno essere utilizzate barriere separatorie. Le zone di passaggio dovranno essere individuate in modo chiaro, e sarà prevista una distanza di almeno due metri tra le postazioni di trattamento. Il numero di persone presenti nel locale dovrà essere limitato allo stretto necessario, saranno previsti orari di lavoro flessibili e la turnazione dei dipendenti. Ove possibile, si lavorerà con la porta aperta. Saranno eliminate riviste, giornali e ogni altro oggetto che possa essere di uso promiscuo. In fase di prenotazione, si dovrà specificare che se si presenta una sintomatologia respiratoria o si ha una temperatura superiore a 37.5, in questi casi il cliente dovrà restare a casa. Tutte le attività saranno erogate previa prenotazione, che avverrà telefonicamente oppure online. Il cliente sarà informato sulle misure di igiene personale necessarie per essere ammesso al trattamento, come ad esempio il lavaggio della barba. Tutti i clienti accederanno nel locale da soli e si tratterranno il tempo strettamente nessario ad effettuare il trattamento. Appena farà il suo ingresso, ad ogni cliente sarà consegnato un sacchetto monouso nel quale riporre gli effetti personali, che saranno restituiti al termine del servizio. Per quanto riguarda il pagamento, è opportuno evitare di maneggiare denaro contante, preferendo mezzi di pagamento elettronici.
Il taglio e l’acconciatura saranno preceduti necessariamente dal lavaggio, sarà obbligatorio l’uso di mascherine da parte del cliente dal momento in cui entrerà nel locale (tranne il tempo, ad esempio, per la cura della barba). Il cliente sarà dotato di mantelline monouso, in mancanza quelle usate saranno sottoposte a rigidissime procedure di igienizzazione prima di essere riutilizzate. E saranno contingentate anche le chiacchiere: si potrà parlare privilegiando la conversazione attraverso lo specchio e si dovranno svolgere le procedure cercando di restare sempre alle spalle del cliente. Nei locali saranno posizionati dispenser con soluzioni idro-alcoliche avendo cura che gli erogatori siano provvisti di un sistema che eviti il contatto con il flacone. Tutti gli strumenti utilizzati dopo ogni trattamento dovranno essere sanificati (es. forbici, pettini). Sarà necessario pulire con prodotti specifici i locali comuni come spogliatoi e servizi igienici ed evitare la funzione di ricircolo dell’aria negli impianti di riscaldamento o raffreddamento.
Per i centri estetici, invece, vista la differenza di tipologia di attività, varranno regole un po’ diverse. Durante i trattamenti estetici i pannelli della cabine dovranno restare chiusi. I trattamenti del viso che prevedono l’uso del vapore dovranno essere sostituiti, ove possibile, con trattamenti alternativi. Vietati sauna e bagno turco e vasche idromassaggio. Dopo ogni trattamento sarà necessario garantire il ricambio d’aria nella cabina.
Obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche per gli operatori, chee dovranno associare visiere o schermi facciali. Gli estetisti dovranno dotarsi di mascherine FFp2 o FFP3 senza valvola. Massima attenzione all’igiene delle mani.