San Pietro, due strade cambiano nome ma le opposizioni insorgono

Sabato 28 settembre l’Amministrazione Comunale di San Pietro Vernotico ha provveduto a cambiare il nome alle due vie del paese che costeggiano la Parrocchia SS. Angeli Custodi intestandole ai compianti don Vincenzo Marzo – parroco della stessa Chiesa da Lui fondata – ed all’arch. Giuseppe Zander (Primo Dirigente dell’Ufficio Tecnico del Vaticano) che ne curò la progettazione e la realizzazione. E fin qui la notizia non avrebbe nulla di eclatante se, in merito all’episodio, non fosse insorta l’opposizione consiliare che, in una nota pubblica a firma dei consiglieri Salvatore Mariano, Alessandra Cursi, Selena Nobile e Piero Solazzo, evidenzia come “la toponomastica di un paese rappresenta la sua identità, la sua storia. E su quella le persone costruiscono anche il loro senso di appartenenza ad un territorio. Ma quanto è accaduto ha poco a che fare con tutto questo. Un percorso, quello della ridenominazione, che avrebbe dovuto coinvolgere la cittadinanza tutta e non calata dall’alto. Noi come consiglieri comunali non siamo stati per niente coinvolti nella vicenda. Non è mai stata convocata una commissione ad hoc per discutere tale punto”. I firmatari del documento di contestazione dell’iniziativa ritengono che l’Amministrazione Rizzo abbia adottato delle “modalità superficiali” e sollevano l’attenzione sul fatto che “la questione non è di poco conto, giacché la nuova intestazione comporterà un disagio per i residenti della zona che dovranno modificare i loro documenti. Diverso sarebbe stato se la denominazione avesse riguardato zone del paese, qualora ce ne fossero, prive di toponomastica”. Sulla base di queste considerazioni, le opposizioni non solo hanno deciso di declinare l’invito alla cerimonia organizzata dal Parroco della comunità, don Vincenzo Martella, ma hanno voluto interessare dell’accaduto il Prefetto, ritenendo “la prassi utilizzata inusuale e dannosa per i disagi provocati a quei cittadini residenti nelle vie interessate”.
Va precisato, ad onor di cronaca, che la dedicazione di queste due strade è stata promossa dal Parroco Don Vincenzo Martella e dal Consiglio Pastorale parrocchiale nel comune desiderio di commemorare due figure emblematiche della Chiesa dei Santi Angeli Custodi molto amate dai parrocchiani: il primo parroco che ha servito la Comunità per 44 anni e l’architetto progettista della struttura. E proprio la Parrocchia SS Angeli Custodi ha curato la cerimonia di dedicazione alla presenza dell’Arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia, del Dott. Pietro Zander e della signora Olimpia, figli dell’Architetto, del Sindaco avv. Pasquale Rizzo e delle altre Autorità civili e militari locali; gli interventi del Sindaco e dell’Arcivescovo non hanno mancato di focalizzare la generosità e l’apertura ai bisogni della gente che hanno contraddistinto la lunghissima attività pastorale di Don Marzo, ma anche la figura umile e premurosa che ha accompagnato la stimatissima attività professionale dell’arch. Zander. “Essi non amavano la gloria degli uomini – ha puntualizzato nella sua introduzione il Parroco, citando un versetto evangelico – non ambivano a prendere gloria gli uni dagli altri: amavano la gloria di Dio e Dio stesso. Ed è per questo che il dovere di ricordarli, con il gesto incisivo che stiamo per compiere, è emerso dalla memoria storica locale e dal cuore della gente che non ha dimenticato il loro fondamentale contributo”.
Ma l’eco del dissenso innescato dalle opposizioni consiliari non si è spento certo con la scopertura delle due targhe intitolative delle vie: il Sindaco, avv. Pasquale Rizzo, in una sua nota ha ricordato come “nel discorso durante la cerimonia di intitolazione delle strade, il Parroco, Don Vincenzo Martella, ha evidenziato l’augurio che la nostra città possa pregiarsi di nomi illustri, di figure carismatiche che sappiano allontanare il popolo dalla mediocrità e condurlo a più grandi speranze. E’ proprio questo uno dei tanti motivi che ha indotto la Giunta Comunale ad accogliere con favore la richiesta formulata dalla Comunità Parrocchiale di intitolare le due vie”. In merito all’accusa di non aver coinvolto il Consiglio Comunale il Sindaco afferma che “spiace che i consiglieri di opposizione Mariano, Cursi, Nobile e Solazzo abbiano perso una occasione per vivere questo momento di comunità sottoscrivendo un comunicato che ha solo ottenuto il risultato di evidenziare la loro pochezza con riferimento al ruolo svolto da consiglieri comunali. La norma non coinvolge il consiglio comunale per la modifica della toponomastica, ed è paradossale che, sino alla ricezione dell’invito da parte del Parroco, i consiglieri comunali non si siano interessati al problema. Il procedimento ha preso avvio il 19.9.2018 con la delibera nr.50 rispetto alla quale sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati, ivi compresa la Prefettura per quanto di sua competenza. Da settembre 2018 sino al comunicato stampa di ieri, per un anno circa, l’opposizione ha avuto a disposizione tutti gli strumenti posti a disposizione dalla norma per manifestare il proprio dissenso, per proporre la denominazione di altre vie od una differente modalità di esaltazione di figure così illustri e meritevoli. Vi è stato il silenzio più assoluto”.
Forse due figure carismatiche come Don Marzo e l’arch. Zander non si aspettavano (e non meritavano) di essere ricordate anche a colpi di comunicati stampa, ma questa è…l’aria che tira a San Pietro Vernotico; e non si può escludere che la telenovela abbia presto un seguito.