Troppe farmacie in Centro: almeno due potrebbero traslocare

di Lucia Portolano per il7 Magazine

Troppe farmacie in Centro e qualcuna potrebbe traslocare in periferia. Nel nuovo anno potrebbero chiudere due farmacie nel centro cittadino per trasferirsi in altri quartieri meno serviti. La giunta comunale ha approvato il 28 dicembre scorso, su proposta del sindaco Riccardo Rossi, il nuovo piano di revisione delle sedi farmaceutiche nella città di Brindisi. Sono stati gli stessi farmacisti a sollecitare la revisione che viene fatta nel mese di dicembre di ogni anno, affinchè venga rispettato il criterio del numero di abitanti in proporzione al servizio offerto. In base alle disposizioni regionali deve esistere una farmacia ogni 3300 abitanti, ogni zona quindi ne deve ospitare un numero di attività in proporzione ai suoi residenti. Per legge questa proporzione dovrebbe essere verificata ogni fine anno.
Facendo due calcoli, sulla base dei suoi 81141 abitanti ( dato Istat al 31 dicembre 2017) Brindisi dovrebbe ospitare 26 farmacie. Ma secondo l’ultima modifica del 2010 che ne ha aggiunte altre tre, in città ci sono 27 licenze, quindi ce ne sarebbe una in più e riguarda quella che si trova nella zona Casale – litorale. Due anni fa è stata aperta (a seguito di un bando indetto dalla Regione) la nuova farmacia al rione Sant’Elia in piazza Raffaello e un’altra è stata inaugurata al quartiere Minnuta che ne era completamente sprovvisto. A Sant’Elia le titolari sono quattro donne che hanno deciso di investire in una zona in cui per anni c’è stata una sola farmacia. Prima dell’apertura hanno affrontato un lungo iter per ottenere tutte le autorizzazioni e il via libera alla nuova attività. Nel nuovo piano il sindaco ha chiesto di non modificare il numero delle sedi farmaceutiche, lasciando il numero di 27 invariato. Modifiche invece sono state previste per la distribuzione delle farmacie nelle varie zone cittadine. Quello che cambia quindi sarà la distribuzione. Sono stati i titolari di tre attività farmaceutiche: Cirielli, Favia e Africa orientale a sollecitare il Comune alla ridefinizione del nuovo piano evidenziando un sovraffollamento di farmacie nel quartiere Centro. Insomma qui ce ne sarebbero troppe e non si farebbero molti affari. In questa zona sono state aperte 7 farmacie su 11.103 abitanti, questo vuol dire che ce ne sono almeno 3 in più.
Qualcuno di loro sarebbe disposto a trasferirsi in quartieri periferici. Ovviamente questo garantirebbe maggiori guadagni, e le zone sarebbero meglio servite visto la crescita negli ultimi anni di alcuni quartieri cittadini. Per giungere al nuovo piano in questi mesi è stata aperta una fase istruttoria, durante la quale è stato verificato l’andamento del numero di abitanti nel tempo. Secondo questa ricognizione ci sarebbe la possibilità di decentrare almeno due farmacie: una nella zona Cappuccini-Santa Chiara (si tratta di due quartieri), l’altra invece al quartiere Sant’Elia (uno dei più grandi della città), dove diventerebbero tre. Il nuovo piano così come approvato dalla giunta Rossi dovrà ora passare il vaglio dell’Asl e dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Brindisi. “Il piano viene rivisto periodicamente, è un atto dovuto – spiega il sindaco Riccardo Rossi – inoltre era stata fatta una specifica richiesta di revisione da parte di alcuni farmacisti disposti a trasferirsi in altri quartieri avendo evidenziato un sovraffollamento del quartiere Centro. Quello che abbiamo fatto è solo un’operazione di decentramento delle farmacia per una migliore distribuzione del servizio in base la numero degli abitanti per zona. Chiunque fosse interessato tra coloro che hanno la licenza potranno chiedere di spostarsi dal centro cittadino alle due zone previste in questo piano. Ci sono già comunque titolari disposti a presentare istanza”. Una volta trovati i locali i privati potranno chiedere l’idoneità per il trasferimento e l’apertura quindi della nuova sede.