Racket del “caro estinto”: 18 richieste di condanna

Diciotto richieste di condanna, da un minimo di 10 mesi fino a 2 anni e 8 mesi di reclusione. E’ il conto presentato questa mattina dal sostituto procuratore Giuseppe De Nozze a margine del processo sul cosiddetto racket del caro estinto: mazzette per favorire le agenzie funebri compiacenti nel caso di decessi all’interno dell’ospedale Perrino di Brindisi.
La condanna più pesante è stata chiesta per il presunto capo dell’associazione, la dipendente dell’ospedale Rita Laveneziana: 2 anni e 8 mesi. Due anni e sette mesi sono stati chiesti per Antonio Greco; 2 anni sei mesi per Mario Faggiano: questi ultimi entrambi dipendenti Asl.
Pesanti le richieste anche per i titolari delle imprese funebri: 2 anni e 3 mesi per Marco e Teodoro Giustizieri, per Caterina Gatto, per Maurizio Manfreda e Vincenzo Curia; 1 anno e 6 mesi per Antonio Pietanza, Giacomo e Daniele Leo, Giuseppe Giustizieri, Alessandro Stasi, Lorenzo Stabile e Michele Palazzo; 10 mesi per Domenico Genco; 1 anno e 4 mesi per il medico legale Alessandro Bocchini, 1 anno per Anna Ciracì cui spettava il compito di vestire le salme.
Prossima udienza, il 15 novembre con l’arringa dei difensori e, probabilmente, la sentenza.