Il Consiglio comunale delibera all’unanimità l’ingresso nel Gal Alto Salento: all’orizzonte finanziamenti per paesaggio rurale, costiero e turismo sostenibile

Il Consiglio comunale di Brindisi ha deliberato all’unanimità di aderire alla società Gal (Gruppi di azione locale) Alto Salento 2020 e si candida così a ottenere importanti finanziamenti nell’ambito dei Piani d’Azione locale (Pal) dell’iniziativa Leader. L’obiettivo è quello di ottenere rilevanti risorse economiche comunitarie, nazionali e regionali finalizzate a tutelare il paesaggio rurale e costiero, potenziare le filiere produttive, migliorare la conoscenza e l’informazione sul mare, realizzare forme di assistenza tecnica agli operatori di settore, sviluppare il turismo sostenibile.
Si tratta insomma di una bella ventata di ossigeno che consentirà di intercettare le risorse finanziarie messe a disposizione da Piano di Sviluppo Rurale Puglia 2014-2020 in collaborazione con i comuni di Ostuni, Carovigno, Ceglie, Villa Castelli e San Michele Salentino, utilizzando fondi destinati allo sviluppo rurale e a quello delle zone costiere e della pesca.
Il Piano d’azione locale Alto Salento per altro integra sistemi culturali e turistici già esistenti come la Ciclovia dell’Acquedotto e soprattutto la via Francigena del Sud, terminante proprio nel porto di Brindisi.
Al documento presentato in aula dalla sindaca Angela Carluccio hanno fornito il proprio contributo con delle piccole modifiche anche i due esponenti dell’opposizione Riccardo Rossi e Stefano Alparone.
La società Gal Alto Salento 2020 srl avrà sede legale a Ostuni e oltre ai Comuni vedrà coinvolti enti, organizzazioni datoriali agricole e di partnerariato socio-economico e altri soggetti privati.
Il Consiglio comunale ha anche deliberato, sempre all’unanimità, di istituire nove commissioni consiliari consultive permanenti, oltre alla conferenza dei capigruppo: servizi annonari, attività produttive, agricoltura, politiche industriali, sportello unico attività produttive, mercati cittadini, commercio, manifestazioni per la promozione dei prodotti tipici, esposizione e fiere.
Dopo l’unanimità che aveva caratterizzato la prima parte della seduta, la seconda parte si è chiusa tra le polemiche perché la maggioranza ha scelto di abbandonare l’aula non consentendo la discussione degli altri argomenti previsti: Ordine del giorno di D’Attis: “Area di proprietà comunale sita in via Cappuccini – Riqualificazione dell’Area ai fini pubblici e contrasto alla grave emergenza abitativa”.
E un altro ordine del giorno dello stesso D’Attis su: “Solidarietà ai Comuni terremotati del Centro Italia”.
Inoltre una mozione presentata dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle: “Linee guida per le nomine in enti terzi” e una Mozione presentata dal Gruppo consiliare Pd su: “Variazione Bilancio 2016/2018. Misure per le politiche dell’infanzia e contrasto alla disabilità nelle scuole e in favore dello Sport dilettantistico”.
Gli argomenti, è stato detto, saranno esaminati in specifiche commissioni. Ma la scelta compiuta dalla maggioranza pare avere un significato preciso: nel corso del Consiglio precedente (monotematico sul Porto), dopo che c’era stato un documento condiviso tra maggioranza e opposizione, quest’ultima aveva teso una “trappola” tentando di far cadere il numero legale, abbandonando l’aula e rientrando solo quando la maggioranza lo aveva comunque raggiunto autonomamente. “La maggioranza, se è in grado, che governi la città”, aveva sottolineato Rossi. “Altrimenti la sindaca si dimetta”.
Questa mattina, probabilmente, la maggioranza ha voluto dare una risposta ripagando l’opposizione con la stessa moneta. Mauro D’Attis sulla questione ha chiesto un incontro con il prefetto.

“Abbiamo incontrato oggi il Prefetto mettendolo al corrente di quanto successo oggi in Consiglio comunale”, ha scritto Rossi sulla sua pagina Facebook. “Il Prefetto ci ha assicurato un suo intervento.  Chiederà spiegazioni al Presidente del Consiglio su quanto accaduto e la data di convocazione del prossimo Consiglio nel quale discutere le mozioni delle minoranze. Siamo soddisfatto delle parole del Prefetto che ci ha rassicurato sulla necessità di rispettare le regole democratiche”.