Colombaia Di Summa. Consales: “Scandaloso, sgombero la struttura”

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“E’ una situazione incredibile. Di una gravità inaudita. Chiamerò già domani mattina il direttore generale dell’Asl Paola Ciannamea per informarla di questo scempio. E non escludo, come estrema ratio, di emettere immediatamente un’ordinanza di sgombero dell’intera struttura”. 

Per il sindaco di Brindisi Mimmo Consales il video pubblicato questa mattina da “Senza Colonne News”, che documenta lo stato di estremo degrado in cui versano alcuni dei locali dell’ex ospedale Di Summa, è semplicemente “pazzesco”. Stenta a crederci. “Ho appena finito di vedere il video – dice – e non ho parole. E’ pazzesco”.

Le immagini, che impietose immortalano un intero piano dell’ex struttura ospedaliera ricoperto da un unico e interminabile tappeto di escrementi di colombi, volatili che a centinaia abitano indisturbati i locali, sono per il primo cittadino la fotografia di una situazione “estremamente pericolosa e inaccettabile”.
“Sarebbe già gravissimo – osserva Consales – se in una simile condizione versassero degli immobili privati, magari abbandonati da tempo. Ma qui stiamo parlando di una struttura pubblica. Di più, ci troviamo di fronte a una struttura sanitaria. Ci sono uffici frequentati quotidianamente da dipendenti e utenti. Questi locali dovrebbero essere i più puliti in assoluto, igienicamente inattaccabili. E invece hanno sulla testa una montagna di escrementi di colombi. Non è possibile”.
Il sindaco Consales, che per la carica che ricopre rappresenta la massima autorità sanitaria in città, non è disposto a tollerare un giorno di più ciò che, evidentemente da anni, avviene nei locali dell’ex ospedale Di Summa. “Domani mattina – fa sapere – informerò il direttore generale dell’Asl Paola Ciannamea che non credo abbia contezza di quanto stia accadendo. Io stesso non ne ero a conoscenza. Quindi, come estrema ratio, valuterò la possibilità di emettere un’ordinanza di sgombero della struttura. Non possiamo rischiare che qualcuno entri in contatto con quel focolaio di malattie. E – assicura – i nomi dei responsabili di questo scempio salteranno fuori”.
Emilio Mola