
Esiste una questione fondamentale che probabilmente non potrà consentire mai di abbattere il vecchio stabile dell’Enel di via Bastioni e valorizzare l’area occupata dalle vasche limarie, da Porta Mesagne e dallo stesso baluardo: nell’immobile, oltre agli uffici dismessi, è collocata una delle più importanti cabine elettriche di media tensione che servono il centro della città.
Un tempo si usava operare in questo modo: uffici e macchine negli stessi ambienti, circostanza che oggi per le norme di sicurezza e la salute sul posto di lavoro non sarebbero più ammissibili.
La presenza della cabina rende dunque difficilmente pensabile che quella struttura se fosse venduta potrebbe ospitare private abitazioni, più probabile un parcheggio coperto o qualcosa di simile. Sta di fatto che l’obiettivo delle associazioni che hanno a cuore la salvaguardia della tutela storica della città hanno chiesto con forza alla sindaca Angela Carluccio di fermare la vendita dell’immobile a privati da parte di Enel.
E la sindaca, a margine dell’incontro avvenuto venerdì con i vertici della società elettrica, ha chiesto che in attesa di capire in che modo intervenire, quella vendita venga bloccata. Da parte di Enel sarebbe un segnale di buona predisposizione nei confronti della città e in vista di accordi e tematiche più importanti. La struttura pare sia stata affidata in vendita a una immobiliare legata a Enel per un prezzo che sfiora il milione di euro. Ora si attende che la vendita venga fermata.