“Mia figlia down costretta a tornare a casa mentre i compagni pranzano insieme”

Buona sera. Sono il papà di una bimba di 5 anni affetta dalla sindrome di down, quindi invalida al 100% in situazione di gravita, articolo 3 comma 3. 

Vi scrivo da Brindisi dove la bimba frequenta la 2^B della scuola dell’infanzia presso la scuola Salvemini e questo anno, a differenza dell’anno passato, la piccola dopo un mese di attesa, durante il quale nessuna insegnante specializzata o no prestava assistenza all’insegnamento di mia figlia nella sua classe, ė stata assegnata una maestra di sostegno, non specializzata ma comunque valida essendo la stessa dell’anno passato, la quale doveva prestare assistenza per 5 ore a 3 bimbi di 3 differenti classi, quindi 1ora e 40 minuti ad alunno a fronte di 8 ore di lezione giornaliera.
Dopo il primo giorno di presenza la maestra si è assentata per problemi di salute e la scuola non ha provveduto a sostituirla con nessuno, anzi le maestre di ruolo della classe ci hanno consigliato, o meglio esortato sotto forma di imposizione morale, di non lasciare la bimba a pranzo ma portarla a casa ‪alle 12.30‬ tutti i giorni con il risultato che la bimba è tristissima quando la portiamo via senza farla pranzare con i suoi compagni a scuola e come apprendimento stiamo perdendo tutti i traguardi raggiunti con tanto sacrificio e impegno costante.
Ho inviato una email al provveditorato agli studi di Brindisi, alla scuola, al ministero dell’istruzione e al Niat di Brindisi senza ricevere alcuna risposta. Mi sono recato dai carabinieri per denunciare la discriminazione sociale nonché la non curanza del diritto allo studio che si sta verificando in questa scuola ai danni di mia figlia ma mi hanno detto che non possono fare nulla in quanto tutto quello che si sta verificando non costituisce reato. La preside della scuola mi ha fatto fare una richiesta di colloquio con lei nonostante fosse, almeno per me, un problema urgente e delicato.
Ancora sto aspettando che mi chiami per parlare. Non so cosa fare. Mi devo condannare a considerare già adesso la mia piccola una bimba di serie B e accettare che nessuno voglia darle una possibilità di miglioramento sociale per renderla quanto più autosufficiente e autonoma possibile fornendo basi solide adesso che è piccola e capace di apprendere ed essere inquadrata e indirizzata su una buona strada? Cosa posso fare? Aiutatemi. Grazie.