Sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Osimo (AN) tre brindisini (e uno colpito da provvedimento di obbligo di firma), raggiunti presso le proprie residenze di Bari, Brindisi e Carovigno (BR), ritenuti gravemente responsabili per i reati di “furto aggravato e tentato furto aggravato, continuato, ai danni di sportelli bancomat mediante esplosione, riciclaggio e detenzione di sostanze esplosive che dall’inizio dell’anno avevano messo a segno una serie continua di assalti a bancomat di filiali bancarie, uffici postali, casse continue di distributori di carburanti e gioiellerie nelle Regioni Marche, Puglia ed Emilia Romagna.
Si tratta di Cosimo Iurlaro, 41 anni, Omar Bianco (27), entrambi brindisini, e Vincenzo Schiena (38), nato a Mesagne e residente a Carovigno. Tutti finiti agli arresti domiciliari.
I militari hanno sottoposto alla misura cautelare dell’Obbligo di Presentazione Marco Santoro, 25 anni, nato ad Ostuni e residente a Carovigno (BR), domiciliato a Bari.
L’operazione è iniziata nella serata del 18 ottobre, si è prolungata per tutta la notte ed è stata ultimata nella mattinata di ieri. Gli arresti sono stati i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo (AN), che si sono trasferiti in Puglia, dove sono stati affiancati nella fase esecutiva dalle Stazioni di Brindisi, Carovigno e Bari Japigia, eseguendo nei comuni di Bari, Brindisi e Carovigno.
La banda di brindisini è stata nuovamente bloccata e arrestata, in quanto ritenuta responsabile dei tre episodi di “assalto ai bancomat e postamat”: il 25 settembre 2016, alle ore 3.30 circa, presso la Banca Carifermo, sita nella frazione di Villa Musone del comune di Recanati (MC), e, alle successive ore 3:52 circa, presso la Banca Toscana – Monte dei Paschi di Siena, nel comune di Monte Urano (FM); in data 5 aprile 2016, alle ore 2:10 circa presso l’Ufficio Postale sito nella frazione di Trodica nel comune di Morrovalle (MC).
Il provvedimento restrittivo veniva emesso a seguito del ricorso presentato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, contro l’Ordinanza con cui non era stato convalidato il fermo di pg degli indagati bloccati il 25 settembre 2016, in un’abitazione utilizzata come “covo” nella frazione di Sant’Elpidio a Mare nel comune di Porto Sant’Elpio (FM).
Nel corso dell’operazione venivano eseguite perquisizioni domiciliari: presso l’abitazione di Iurlaro, i carabinieri rinvennero la somma contante di 9 mila in banconote da 50 e valori bollati per complessivi 777 euro sottoposti a sequestro perché ritenuti parte del bottino. Tale bottino era scaturito dall’assalto all’Ufficio Postale sito nella frazione Trodica di Morrovalle (MC).