“Zio Frank”, ancora mistero sull’incidente. Straordinaria ondata di commozione per la sua morte

Ci sono due storie che viaggiano parallele alla tragica morte di Checco Montini, scomparso nella notte tra venerdì e sabato a soli 40 anni. Una è la dinamica dell’incidente: da straordinario giocatore di Poker qual era, sembra quasi che l’ultima mano Francesco l’abbia voluta servire a carte coperte. E’ quasi certo che viaggiasse a velocità sostenuta con la sua Bmw X3. Da una prima ricostruzione effettuata dalla polizia stradale, sembra che avesse superato tre o quattro auto all’altezza del santuario di Iaddico e che poi abbia perso il controllo della vettura all’altezza di Cannone con un tragico aquaplaning. Quello che è successo dopo non è chiaro: la vettura si è schiantata contro il newjersey accartocciandosi. Forse Checco è stato proiettato fuori dall’abitacolo e ha riportato ferite gravissime, ma nel frattempo è comparsa sulla scena un’altra vettura il cui conducente non è riuscito a evitare l’impatto con la Bmw. Se questo secondo scontro sia stato quello fatale, lo stabilirà l’autopsia ordinata dal magistrato e che sarà effettuata domenica mattina presso l’ospedale Perrino.
Quel che è sicuro è che il conducente dell’auto è fuggito senza prestare soccorso. Qualcuno ha annotato un numero di targa, appartenente pare a una vettura straniera, ma le cifre non risultano corrispondenti.


La seconda storia è quella della straordinaria ondata di commozione che la morte di Checco ha suscitato. E non solo a Brindisi. Messaggi di cordoglio, alcuni affettuosi, altri commoventi, hanno riempito la sua pagina Facebook. Quella stessa sulla quale, quasi avesse avuto una premonizione, poco prima delle quattro di venerdì mattina aveva scritto: “Giriamo pagina, inizio di una rassegnazione”. Il tutto corredato da un’immagine nera.
Hanno scritto anche i suoi amici-avversari di poker. Oltre alla frequentazione di eventi locali, Francesco aveva centrato lo scorso anno un tavolo finale importante all’European Poker Sport di Nova Gorica, dove si era classificato quinto per un premio da 10.000 euro.
Tra i messaggi più significativi, proprio quello di un avversario al tavolo verde: “Luglio 2013, notte degli Assi in Puglia, su 487 giocatori provenienti da tutta la Puglia e regioni vicine ne rimangono solo due: io e Francesco Montini che mi dice: “non mi interessa niente di targhe, trofei e primo posto, non mi interessa che hai il triplo delle mie chips, a me interessa solo dividere il montepremi con te perché penso alle cose serie e quelle sono chiacchiere. E io ti risposi: “E io posso mai dire di no a te ? Ciao amico mio di tante battaglie, di tante partite a poker, di tante serate in disco dove puntualmente ti salutavo al microfono, fai buon viaggio e ricordati che nessuno muore veramente finché vive nel cuore di chi resta….ciao Checco ti voglio bene”.
A “Zio Frank”, come lo soprannominavano gli amici, è stato dedicato un grande striscione mentre tanti manifesti di cordoglio nella zona dei portici del centro dove il padre ha un’agenzia assicurativa.
Completata l’autopsia, il corpo sarà messo a disposizione della famiglia per l’ultimo saluto.