Brandi aveva un arsenale di armi (e droga) in campagna: arrestato dai carabinieri/VIDEO

Se esiste ancora la “vecchia guardia” della malavita brindisina, Raffaele Brandi (61 anni) ne rappresenta uno degli elementi più noti: scampato ad almeno un paio di agguati, sopravvissuto alla devastante guerra scatenata dalla Sacra corona mesagnese e tuturanese di fine anni Ottanta, a capo di una banda che gestiva il racket delle estorsioni.
Per Brandi si sono nuovamente aperte le porte del carcere giudiziario di Brindisi.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi con il personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, supportati e coadiuvati in fase esecutiva dal Nucleo Cinofili CC di Modugno lo hanno arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, detenzione di armi clandestine, armi da sparo ed esplosivi.

I militari nel corso della perquisizione di alcuni appezzamenti di terreno a lui riconducibili siti in contrada Muscia, hanno rinvenuto alcuni contenitori interrati contenenti: 13 chili di marijuana; 61 detonatori con miccia d’innesco; un cannocchiale di precisione; una pistola “Beretta” cal. 7.65, denunciata quale oggetto di furto in data 23 settembre 2014 presso la stazione carabinieri di Carovigno; una pistola “Smith & Wesson” cal. 38 con matricola abrasa; un fucile “Benelli” cal. 12, risultato oggetto di furto denunciato in data 25 settembre 14 presso la stazione CC Latiano; una pistola “Beretta” cal. 6.35, denunciata oggetto di furto in data 16 luglio 2013 presso la stazione CC di Carovigno; una pistola cal. 6.35 con matricola abrasa; una carabina “Winchester” cal. 270 senza matricola; 1072 cartucce cal. 12; 12 munizioni cal. 6.35; 36 munizioni cal. 270 win; 34 munizioni cal. 9; 164 munizioni cal. 7.65; 79 munizioni cal. 38 special.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

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