Da un giovane brindisino, Gianmarco Martena, riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta sulla situazione politica brindisina.
L’ agonia di una città, la sua non rappresentatività, la frantumazione di una borghesia che non c’è e se c’è non riesce ad essere “leader opinion”, la vittoria di strati sociali senza valori, arrabbiati, tendenti all’imbroglio, determinano lo sfascio sociale, politico, economico di una realtà.
Questa città non si indigna oramai più di nulla, tutto è permesso, non esiste più, se mai esistito un voto di opinione, la politica si fa su i social, dove emergono frustrazioni, gestione dell’ordinario e pseudo dibattiti che più di politico hanno il suono dello starnazzare delle oche.
Non si programma più, non si ha una visione del futuro, si naviga a vista.
Con una situazione degenerata, ad ogni livello, il Sindaco Angela Carluccio diventa il capro o espiatorio di tutto, eletta sei mesi fa, non tre anni fa, viene accusata di tutto e di più.
Anche la rotazione di Dirigenti, potere riconosciuto al Sindaco, dalla legge Anticorruzione, diventa momento di attrito, o meglio scusa per cercare di frantumare una maggioranza appena eletta.
Di politico non c’è nulla , solo messaggi per far capire da subito non decidi da sola neanche sulle tue competenze. Uno squallore.
La presenza in entrambi gli schieramenti di Capi Bastone elettorali, determina da sempre una politica di richieste non di progettualità.
La competizione elettorale ha lasciato ferite mai sanate, e gli avversari politici, sono diventati nemici politici, con una macchina del fango che lavora 24 ore su 24, su tutti nessuno escluso, aumentando nella cittadinanza un qualunquismo pericoloso.
I cosiddetti poteri forti, sono stati sconfitti da una Signora perbene,madre di famiglia, con tanta voglia di fare per la sua città.
Per minarla, oltre agli agguati politici interni ed esterni, gli hanno attribuito anche l’esercizio del tradimento coniugale cercando di distruggere una bella ed onesta famiglia. Solo perché era una Sindaco Donna e quindi più facilmente attaccabile secondo gli idioti sulla sua femminilità.
Che schifo.
Una volta eletta si è trovata con una miriade di problemi seri da affrontare, in una situazione di bilancio a dir poco disastrosa, emergenza rifiuti, problema delle partecipate, riorganizzazione della macchina comunale ect ect., oltre una continua fibrillazione della sua maggioranza.
La opposizione, non tutta, al cui interno ci sono partiti e uomini che hanno avuto responsabilità in passato recente di governo della città con enormi responsabilità dei problemi esistenti, pontificavano sulle incapacità senza dare soluzioni o assumersi le responsabilità di quello che avevano prodotto prima.
Hanno cercato di farla passare come una marionetta in mano ad altri, gli uomini che hanno contribuito a farla vincere, ma che non sono stati determinanti perché ha vinto Lei e il suo essere vera e Donna.
Ma bisognava attaccarla allora giù con il detto La Sindaca o “ Chi per Lei”, come se un Sindaco appartenente ad una lista non deve rispondere al suo partito, lo deve fare e la regola della Politica altrimenti siamo nel paese di Alice.
Lo scontro elettorale è partito come una azione contro, per interessi fuori dalla politica , imprenditoriali, di gestione privata e si è ribaltata sulla competizione elettorale hanno giocato molto rapporti preesistenti, frequentazioni preelettorali e la politica si è prestata e la città né sta pagando le conseguenze.
Secondo lo schieramento perdente, quelli che stavano con la Carluccio erano tutti o la maggior parte delinquenti, affaristi, imbroglioni, qualcuno è andato anche in Commissione Antimafia a riferire per poi essere denunciato.
Adesso quel bravo ragazzo accusato, viene utilizzato da chi gli ha detto di tutto su di lui e la sua famiglia, per raggiungere i propri scopi, viene pregato, rincorso, abbracciato, i suoi ex detrattori lo osannano,lo incensano.
Che schifo.
Si può , anzi si deve cambiare stando all’interno non sbattendo la porta, si fa il gioco degli altri contro gli interessi della città.
Se avsse vinto il Centro Sinistra sarebbe stato lo stesso anzi forse peggio.
Nelle liste delle due coalizioni c’erano tanti giovani perbene che avrebbero potuto dare il loro contributo nuovo, diverso, scevro da interessi, alcuni sono stati eletti nello schieramento vincente altri no, un peccato per la città e la politica.
Chi determinerà una fine traumatica di questo governo cittadino si assumerà una responsabilità enorme, aprendo una crisi devastante, senza progettualità , futuro e non pensando agli interessi della città, ma solo contro qualcuno e sperando di distruggere qualcuno.
Un giovane brindisino
Gianmarco Martena