Direttore della centrale Enel indagato per corruzione: avrebbe preteso 50 mila euro

Avrebbe richiesto una somma di 50mila euro, da ricevere in tranche da 10mila, il responsabile dell’Unità Business della centrale Enel Federico II di Cerano (Brindisi), Fausto Bassi, di Pistoia, che risulta indagato per corruzione nell’inchiesta dei pm Milto Stefano De Nozza e Francesco Carluccio, nell’ambito della quale sono già stati arrestati lo scorso 5 maggio cinque dipendenti Enel. Bassi è uno dei due destinatari di un decreto di perquisizione e sequestro, con valore di informazione di garanzia, eseguito dai militari della guardia di finanza di Brindisi.
Secondo quanto ipotizzato Bassi avrebbe richiesto parte della somma in corrispondenza del suo matrimonio. L’altro indagato è Fabio De Filippo, di Sarzana (La Spezia) che risponde sempre di concorso in corruzione per aver ottenuto dall’imprenditore Giuseppe Luigi Palma, colui il quale ha denunciato il presunto giro di tangenti sugli appalti Enel (coindagato per corruzione) una telecamera, una fotocamera reflex per un valore di 2.300 euro.
Entrambi i dirigenti avrebbero concesso in cambio l’autorizzazione all’emissione di Stati di avanzamento dei lavori non del tutto veritieri rispetto alle opere commissionate all’impresa Palma Asfalti, di cui l’imprenditore è legale rappresentante.