Droga a Brindisi: sei richieste di condanna

Sei richieste di condanna sono state presentate questa mattina dalla Procura di Brindisi per 6 dei 12 uomini arrestati un anno fa nell’operazione Red Jacket, per spaccio di droga. A margine del giudizio celebrato con rito abbreviato il pm Pierpaolo Montinaro ha chiesto 4 anni e 4 mesi di reclusione per Italo Lorè, di 38 anni difeso dall’avvocato Laura Beltrami, per Cosimo Lamendola, di 41 anni e Rosario Cantanna di 39 anni; 1 anno e 8 mesi sono stati chiesti per Antonio D’Urso di 43 anni e Teodoro De Matteis di 21 anni; 8 mesi per Giuseppe Lorè, di 36 anni. Il 29 ottobre la sentenza.

I sei furono arrestati assieme a Donato Borromeo, 39 anni, considerato il “direttore” dell’attività, Roberto Teodoro Branca, 34; Michele Colaci, 21, titolare di una masseria lungo il canale; Cosimo Lamendola, 40, nato a Latiano ma residente a Brindisi in contrada Cafaro dove gestisce una masseria; Vito Manta, 41, nato a San Pietro Vernotico, ma residente a Brindisi, in Centro; Francesco Peragine, detto Franco, 42 originario di Messina, ma residente a Brindisi, nel quartiere Bozzano. Italo Renna, 32, cugino dei fratelli Lorè, brindisino residente da qualche tempo a Ferrara dove è stato arrestato.
I 12 furono accusati di aver spacciato – in concorso tra loro – “imprecisati quantitativi di sostanza stupefacente” nel periodo compreso tra il mese di novembre 2010 e la prima metà dell’anno successivo.
In auto o per telefono parlavano parecchio senza far ricorso a stratagemmi particolari per mascherare il vero oggetto delle conversazioni: solo raramente preferivano riferirsi ad “auto” oppure a “giocate”, spesso e volentieri parlavano direttamente di droga, “cocaina, fumo, eroina, grammi, spendendo commenti sulla qualità che non sempre era ottima.