Spari contro il bar del fratello del pentito Scu Giuseppe Passaseo / IL VIDEO

Ennesimo atto intimidatorio ai danni della famiglia di Giuseppe Passaseo, il collaboratore di Giustizia che da anni rivela agli inquirenti nomi e affari legati alla Sacra Corona Unita di Brindisi. Nella notte ignoti hanno esploso due colpi di fucile contro la saracinesca del bar “Café Monik” di via Sant’Angelo, di proprietà del fratello di Giuseppe Passaseo, Vito. Un inquietante deja vu per il commerciante brindisino che già un anno fa, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre, subì lo stesso trattamento. Lunedì è stata la volta di sua sorella Vincenza, la cui auto, un Suv Kyron Sangyong, è stata divorata da un incendio di probabile natura dolosa.

Attentati, ritorsioni, che è difficile non collegare alla scelta di Giuseppe Passaseo di collaborare con la Giustizia. Le sue parole hanno fino a questo momento agevolato il lavoro degli inquirenti impegnati a smantellare i clan della Scu nel brindisino, individuandone componenti e affari. I fratelli di Passaseo nel 2010, temendo probabilmente quel che sarebbe accaduto col “pentimento” del famigliare, chiarirono di non avere nulla a che fare con lui, arrivando a disconoscerlo. Ma evidentemente non è servito. Così come, tragica coincidenza, si è rivelato inutile l’appello dello stesso collaboratore di Giustizia apparso proprio questa mattina su un quotidiano locale, di lasciar stare la sua famiglia: “Pagherò io per la mia scelta, ma la mia famiglia deve rimanere fuori”.