“Siamo senz’acqua da due settimane. L’Acquedotto pugliese ci chiede 21mila euro di arretrati, ma noi non li abbiamo”. Sono quattro le famiglie del rione Perrino che questa mattina si sono presentate a palazzo Nervegna per chiedere udienza al sindaco Mimmo Consales, dopo 13 giorni di rubinetti chiusi. “L’Aqp ci ha tagliato la fornitura d’acqua – spiega Annamaria Marzella – per 21mila euro di arretrati non pagati dal 1998. Noi però questi soldi non li abbiamo. Siamo disposti a dare quello che è nelle nostre possibilità, ma quella cifra è per noi irraggiungibile”.
L’incontro di oggi è finalizzato a chiedere al sindaco una mediazione con la società, affinché si possa trovare un accordo sul pagamento: “Sono due settimane che giriamo per Comune e Prefettura alla ricerca di un aiuto. Ma fin’ora non è servito a niente. La nostra speranza è che Consales possa parlare con l’Aqp per conto nostro affinché si trovi un punto d’incontro. In queste condizioni non riusciamo più ad andare avanti. Alcuni di noi questa mattina non hanno nemmeno mandato i figli a scuola perché non hanno potuto lavarli. Ci arrangiamo con la fontana, ma per quanto possiamo andare avanti così?”.