Francavilla, niente fuochi: arriva la finanza

FRANCAVILLA FONTANA – Come se non fosse già sufficiente l’austerity imposta dalla crisi e dal commissario prefettizio, ci si mette anche la guardia di finanza a guastare l’estate ai francavillesi: mancava poco allo spettacolo pirotecnico, quando i 175 chili di fuochi d’artificio destinati a suggellare la festa di San Cosimo e Damiano, in contrada Cantagallo, sono stati sequestrati poiché illegali. Chi li doveva far esplodere non poteva – una denuncia e un arresto – e perfino l’evento non era stato affatto autorizzato. Le centinaia e centinaia di persone – fedeli e non – dopo aver partecipato alle celebrazioni religiose, si preparavano a gustarsi la fine dei festeggiamenti profani, fissata per le 23. Si aspettavano di chiudere la serata con il più classico dei “colpi scuri”, quelli che chiudono le batterie dei fuochi, ma si sono invece dovute rassegnare al blitz delle fiamme gialle di Francavilla – che hanno fermato un furgone con a bordo due uomini e un ingente quantitativo di botti. Erano destinati allo spiazzo retrostante la chiesa del Termitone, epicentro di una tra le feste rurali più sentite nella Città degli Imperiali. I fuochi erano privi di qualsiasi etichetta e i due fermati – il titolare di un’armeria del posto e un rivenditore di Bari – non erano in possesso di alcuna licenza per il trasporto e la stessa accensione degli esplosivi, perché di questo in fondo si tratta. Sono scattati una denuncia e un arresto, con beneficio dei domiciliari. Tanta la delusione dei contradaioli e della gente giunta dal centro e dai paesi limitrofi: finora non era mai successo che i Santi Medici fossero privati dei fuochi d’artificio. Risparmiare su questi articoli – è il messaggio implicito lanciato dai finanzieri – non è opportuno neppure in questi tempi di crisi. Uno spettacolo pirotecnico è qualcosa di delicato e pericoloso. Guastata la festa, gabbato lo santo.