Il popolo del Partito democratico di Brindisi risponde alla chiamata del congresso. Se spontaneamente o “spintaneamente” (il neologismo è ormai accettato anche dalla Treccani per indicare chi svolge un’azione non proprio con particolare trasporto) è difficile dirlo, fatto sta che da alcune ore la sala Marino Guadalupi del Comune di Brindisi, trasformata per un giorno in seggio elettorale, è letteralmente presa d’assalto da una fiumana di simpatizzanti democratici animati dal desiderio di prendere attivamente parte alla vita del loro partito.
Si vota per il segretario provinciale, ma anche per quello cittadino, come nel resto della provincia. Tre i contendenti per la carica di maggior prestigio, quella di leader provinciale: Maurizio Bruno in quota Matteo Renzi (sostenuto da buona parte del gruppo consigliare di Brindisi, tra cui Salvatore Brigante e Luciano Loiacono, ma anche dalla deputata Elsa Mariano), Giuseppe Tagliente in quota Gianni Cuperlo (supportato, tra gli altri, da Carmine Dipietrangelo e dal senatore Salvatore Tomaselli) e Annamaria Scalera in quota Gianni Pittella (sostenuta dal consigliere regionale Pino Romano). Due i candidati in corsa per la segreteria cittadina: Antonio Elefante (Renzi) e Cristiano D’Errico (Cuperlo).
Impossibile al momento fare pronostici. A far saltare calcoli e previsioni, la marea di cittadini da ore in fila per rinnovare la propria tessera o addirittura per iscriversi al Pd ex novo. Sono centinaia, e non si sa per chi parteggeranno. O forse sì. Nei giorni scorsi Maurizio Bruno aveva chiaramente criticato l’usanza di rilasciare tessere all’ultimo momento, proprio per evitare che il risultato fosse “inquinato” dal solito reclutamento di gente che il partito non sa nemmeno dove stia di casa. Tanto da vantarsi di non aver portato un solo tesserato in più dalla sua discesa in campo per la segreteria provinciale. E uno dei pezzi grossi del Pd brindisino, renziano anche lui, non manca di farlo notare: “Guarda là – dice indicando la fila – voglio vedere se tutta questa gente la ritroveremo domani nel partito”.
Insomma, ad avvantaggiarsi di questa entusiasmante ondata di neo tesserati potrebbero essere proprio i cuperliani (quindi Tagliente per il provinciale e D’Errico per il cittadino), che legittimamente colgono l’occasione del congresso per riportare un po’ di aria nuova nell’orbita del Pd. Ma sono solo supposizioni. Il voto è segreto, e l’esito sarà possibile conoscerlo solo a urne chiuse, dopo le 22.