Morì dopo il trapianto di fegato: assolti i cinque medici

Sono stati tutti assolti perché “il fatto non sussiste” i cinque medici del Policlinico di Bari imputati per la morte del 65enne brindisino Carmelo Solimeo, deceduto il 2 novembre del 2008, sei mesi dopo il trapianto di fegato a cui era stato sottoposto per una grave forma di cirrosi epatica. Il gup del tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha emesso la sua sentenza al termine del giudizio celebrato con rito abbreviato, sulla scorta dei risultati della perizia medico legale che ha di fatto scagionato i medici imputati, accertando che a uccidere Solimeo non fu l’epatite B, così come ipotizzato dall’accusa per la quale il fegato trapiantato non era del tutto sano, ma un virus non diagnosticabile. I medici Michele Colasuonno, Angela Daniela Di Franco, Luigi Lupo, Piercarmine Panzera e Francesco Tandoi, insomma, non hanno avuto alcuna colpa.