Pistole, parrucche e passamontagna nel muretto

Un piccolo arsenale nascosto nelle maniche di un maglione di lana tra le pietre di un muretto a secco in contrada Montefellone, fra le campagne di Villa Castelli e Martina Franca, scoperto dai carabinieri, ai confini tra la provincia di Brindisi e Taranto, molto vicino al covo della banda del bancomat sgominata lo scorso 8 agosto. Una pistola semiautomatica calibro 7.65 – completa di serbatoio con 6 proiettili del medesimo calibro – una pistola revolver calibro 10,35, 124 proiettili calibro 7,65, dieci cartucce calibro 16 e nove calibro 12 a pallettoni; inoltre, una paletta da segnalazione, quattro parrucche, sette passamontagna, cinque berretti, due paia di guanti e un bilancino di precisione.
Un covo di armi, classico della malavita, celato nelle pietre grezze di un muretto a secco: a pochi passi dal punto in cui è stata fatto il ritrovamento, più di due settimane fa, di altre attrezzature e autovetture utilizzate per assalti e rapine dai cinque soggetti della banda del bancomat. Un nascondiglio che – secondo i malviventi – i militari non avrebbero mai e poi mai scoperto. La scoperta è stata eseguita dai carabinieri di Villa Castelli in collaborazione con i colleghi di Martina Franca. Le indagini da parte dei militari dell’Arma non si fermano, anche perché l’ipotesi più accreditata è quella che ci sia, tra i due rinvenimenti, un sottile e importante legame.

Maristella De Michele