Come ampiamente previsto Giuseppe Gambino, il bomber biancazzurro capocannoniere del campionato di serie D, si è beccato ben tre giornate di squalifica in quanto a dire dell’arbitro – dal nasino lungo come Pinocchio – avrebbe colpito con un pugno a gioco fermo il volto di un avversario, nel caso concreto Maraucci, il difensore centrale del Vico Equense, che, fra l’altro, è stato il primo a fine partita ad avvicinarsi al direttore di gara per evidenziare che era stato solamente spinto e non colpito con un pugno in una concitata fase della partita mentre il Brindisi batteva un corner e Gambino cercava di liberarsi dalla sua morsa.
Probabilmente la società proporrà reclamo per vedere quanto meno ridotta la durata della squalifica ma dal momento che in serie D non è ammessa la prova televisiva, che scagiona ampiamente l’attaccante biancazzurro, ci sono poche possibilità di accoglimento.
Ma il referto dell’arbitro Meraviglia non se la prende solo con Gambino ma anche con mister Totò Ciullo e con lo stesso addetto agli arbitri Alessandro Taurisano: entrambi squalificati per una settimana per aver messo il piedino oltre la linea dell’area tecnica mentre chiedevano all’assistente arbitrale di poter effettuare con celerità un cambio; ricordiamo che nell’occasione è stato anche ammonito per proteste Davide Cacace, reo di aver chiesto anche lui poter accelerare la sua entrata in campo.
Purtroppo in serie D capita di dover fare i conti con delle giacchette nere non all’altezza della situazione e che, non abituate ad “esibirsi” davanti a tremila persone, quando si trovano in un tale scenario di pubblico, inconsueto per loro, vogliono ergersi a protagonisti assoluti.
A proposito di protagonismo, si è macchiato di ciò anche un quotidiano siciliano, attribuendo a Giuseppe Gambino l’intenzione di lasciare Brindisi a dicembre per accasarsi nella sua Agrigento con l’Akragas, prossima avversaria del Brindisi in Coppa Italia: puntuale è giunta la smentita ufficiale dello stesso bomber e della società di via Benedetto Brin: “la SSD Calcio Città di Brindisi ritiene doveroso fare delle precisazioni in merito ad infondate notizie diffuse a mezzo stampa, e riprese da alcuni social network, da un quotidiano di Agrigento riguardo a una possibile partenza del bomber Giuseppe Gambino. E’ lo stesso giocatore a voler smentire categoricamente quanto apparso nell’articolo in questione: “Non ho mai rilasciato dichiarazioni che potessero far pensare che voglio lasciare Brindisi, né che vorrei giocare ad Agrigento. Anche se è la mia città non vi tornerò fino alla fine della carriera. Per quanto riguarda Brindisi terminerò in biancoazzurro la stagione onorando il contratto che ho sottoscritto e gli accordi presi sia con il signor Flora che con mister Ciullo. Qui ho trovato un posto ideale dove giocare e dove vivere, non mi manca nulla, prova ne sia che non torno a casa dal 16 di agosto. Pertanto, sono basito che qualcuno abbia potuto attribuirmi simili dichiarazioni”. Associandosi allo stupore del giocatore, la società coglie l’occasione per confermargli la propria preferenza sottolineando, ancora una volta, che non ha alcuna intenzione di privarsene fino alla fine della stagione”.
Tornando brevemente alle decisioni del Giudice Sportivo: è stata decretata l’esclusione dal campionato per il Nardò, reo di non essersi presentato per la quarta volta in campo, e mano pesante anche nei confronti del Bisceglie a cui è stata comminata una squalifica di due giornate del campo di gioco, per cui il 24 novembre si disputerà in campo neutro ed a porte chiuse il derby Bisceglie-Brindisi, per i fumogeni accesi ed i vari oggetti lanciati all’indirizzo del guardalinee in occasione di una rete annullata a Lattanzio e per l’assedio finale alla terna arbitrale all’interno degli spogliatoi durante il quale una persona non identificata ma qualificatasi come presidente della società, ha rivolto espressioni gravemente minacciose (“Vi ammazzo, vi rovino, vi stronco le ossa”) all’indirizzo degli ufficiali di gara e subito dopo, la stessa persona, sfondava a calci la porta dello spogliatoio arbitrale facendo crollare intonaco e mattonelle circostanti e, penetrata nel locale, si dirigeva con evidente intento minaccioso verso uno degli assistenti arbitrali all’indirizzo del quale lanciava una piccola bottiglia di acqua che attingeva l’ufficiale di gara ad una gamba, senza riuscire a raggiungere il contatto fisico grazie all’intervento dei presenti”. 8 giornate di squalifica al calciatore del Bisceglie Lattanzio, l’autore del gol annullato che, dopo essere stato espulso per aver spintonato il guardalinee, usava violenza anche nei confronti dell’arbitro.
Nel Manfredonia, prossimo avversario del Brindisi, mancherà per squalifica un ex giocatore biancazzurro, Massimo Pollidori.
Alessandro Caiulo