
I mesi che mancano di qui alle elezioni amministrative di Francavilla sono ancora otto, eppure i pretendenti in pectore alla successione di Vincenzo della Corte – dimessosi anticipatamente dopo una presunta truffa al Servizio sanitario nazionale – salgono già da ora a un numero da non crederci: sei. Senza contare, ovviamente, tutti i partecipanti alle primarie del centrodestra e del centrosinistra, che a questo punto si faranno dopo il parziale passo indietro dei designati d’inizio estate Giacomo Leone (Pdl) e Maurizio Bruno (Pd). Oltre ai vincitori delle selezioni interne, ecco che anche il centro proporrà quasi certamente un suo candidato, così come Fli di Euprepio Curto – in pole position Domenico Attanasi – La Destra di Francesco Fumagalli, Carmine Calò ed Enzo Balestra – tutti nomi di papabili – e la novità Movimento 5 stelle.
A questi si potrebbero aggiungere altri nominativi nei prossimi mesi, mentre non passa settimana che non nasca un qualche movimento. Come Città in movimento, che fa capo all’ex assessore ai Lavori pubblici, Antonio Andrisano, indiziato a prender parte alle primarie del centrodestra, e quello fondato dall’ex gruppo misto in Consiglio comunale, Mas, che non è escluso esprima un proprio uomo. Capitolo a parte per le primarie. Nel centrodestra, detto della new entry Andrisano, partecipazione sicura per Giacomo Leone e Mimmo Bungaro, che già non se le mandano a dire, mentre ancora nessun cenno dagli altri interessati fin da tempi non sospetti: Tommaso Attanasi, Antonio Sgura, Giovanni Passiatore e Romeo Lippolis. Sembrano tanti nomi, ma qualcun altro pare destinato a spuntare più in là. Più nebulosa la situazione del centrosinistra, dove tutti, a partire dal Pd, sembrano aver messo la sordina. Un solo candidato certo – il solito Bruno – per primarie che non si è capito se saranno di partito o di coalizione. Silenzio da Rifondazione comunista di Emanuele Modugno, Sel di Eugenio De Simone e Maria Passaro e Idv-Democratici per la Costituzione di Mario Filomeno.
Chissà che alla fine non si replichino le divisioni che nelle scorse tornate hanno sancito la sonora sconfitta delle sinistre. Nel frattempo è nato anche il Centro democratico, che fa capo all’ex segretario cittadino Udc Gianni Capuano, ancora tutta un’incognita. I grillini correranno da soli – e non potrebbe essere altrimenti – probabilmente candidando Fabio Cristofaro, referente del Meetup. Niente male sei candidati per una successione, quella a della Corte, considerata scomoda, anche se finora il motto, che si tratti di partiti o semplici movimenti, non intravedendosi l’ombra di un’alleanza, sembra proprio «chi fa da sé, fa per tre» o, se si preferisce, «meglio soli che male accompagnati».
Eliseo Zanzarelli