
di FABRIZIO CAMPAGNOLI
A poco meno di tre giorni dalla trasferta di Varese, Piero Bucchi si presenta in conferenza stampa, insieme alla guardia Ron Lewis, proiettando tutte le attenzioni sul prossimo ciclo terribile che attende i suoi ragazzi : in un mese, tre trasferte delicate, Varese, Caserta e Bologna, intervallate dalla gara casalinga con la rivelazione Cantù.
È probabilmente in queste quattro gare che si capiranno le ambizioni della New Basket. Bucchi, ai microfoni della sala stampa, parla con espressione tutto sommato tranquilla, vuoi per la posizione in classifica, vuoi perché ha ottenuto sino ad oggi, risposte concrete dal campo, al di là dei risultati.
E naturalmente spera in cuor suo che queste certezze, non mostrino qualche crepa sul più bello. Certezze intese non solo come risultati, ma sopratutto come modo di stare sul parquet. Alle porte c’è però un mese da brivido: ” Dobbiamo azzerare per forza quanto fatto sino ad ora – dichiara il coach – ci aspettano quattro gare importantissime, in cui andiamo in trasferta per tre volte. In più, nel l’unica gara casalinga affrontiamo una squadra come Cantù, che attraversa un periodo di forma strepitoso”.
La prima trasferta è in quel di Varese, contro una Cimberio che naviga in acque agitate. Dopo il meno trenta di Sassari nell’ultimo turno di campionato, la brutta sconfitta in Europa e in ultimo il taglio di Coleman, ko per infortunio. Tutto ciò complica e non poco, la gara dei biancoazzurri, come lo stesso Bucchi ammette :” Sappiamo di trovare una squadra arrabbiata e ferita. Ho detto ai ragazzi di non farsi ingannare dalla loro classifica, sono giocatori di ottimo livello, guidati da un ottimo coach. Domenica proveremo a contenere la loro voglia di vincere, mi aspetto un inizio di gara molto intenso, proveranno subito a metterci in difficoltà. Come al solito, noi faremo la nostra parte, usciremo dal campo dopo aver dato tutto quello che abbiamo”. Sul fronte infortuni, si torna a parlare di Andrea Zerini. Un riacutizzarsi del dolore al ginocchio, preoccupa un pò. Bucchi infine ha chiarito un punto già espresso in settimana alla Gazzetta dello Sport e che ha fatto discutere e cioè la crisi del prodotto basket in tv: ” Rispetto a qualche anno fa, si sono fatti molti passi indietro. Non è solo un discorso di immagini televisive, ma di tutto ciò che riguarda al di fuori del rettangolo di gioco. Un aspetto che riguarda il servizio offerto anche agli addetti ai lavori. Mi rendo perfettamente conto che il tutto avviene a causa della crisi e delle emittenti che hanno sempre meno soldi da investire. In Germania, la media degli spettatori in tv è un milione e mezzo. Da noi un milione. Qualcosa vorrà pur dire..”.
Importanti anche le parole di Ron Lewis, che domenica ha rotto le catene che lo hanno tenuto imbrigliato nelle prime quattro gare. Lewis e la sua vena realizzativa, torneranno utili eccome in questo mese terribile. ” Quello italiano è un campionato difficile, ogni domenica ci sono delle sorprese perché il livello è abbastanza equilibrato. Noi cercheremo di continuare a giocare la nostra pallacanestro, così come abbiamo fatto in queste gare,perché so che mi posso fidare dei miei compagni. Il mio periodo negativo? Non ha importanza se segno o no, basta che la squadra vinca e che io dica la mia in difesa. Per il resto sono tranquillo, cerco di isolarmi e non avvero la pressione che c’è intorno. Per me conta vincere, poi abbiamo dalla nostra anche un grande coach. Faremo un grande campionato.”