Genitori distratti. O sbagliati

Lodevole è stata considerata la proposta, poi diventata realtà, di una dirigente scolastica che per sostenere i genitori di alunni sempre molto esigenti, ha fatto realizzare un diario scolastico uguale per tutti ed una felpa da indossare a scuola, coinvolgendo nella realizzazione e nelle scelte i ragazzi che avrebbero dovuto usare entrambi. Il fine è chiaro: arginare i danni che il consumismo fa già dalla prima infanzia. Da una parte chi deve vendere, vedi già da oggi le continue pubblicità di giocattoli che in vista del Natale bombardano le menti dei più piccoli, dall’altra i genitori sempre ansiosi di soddisfare i bisogni dei loro figli, se pur bisogni materiali.

Il consumismo eccessivo diventa estremo, così i bambini diventati adolescenti, bruciano le tappe e le esperienze tipiche dell’età, cadendo in una sorta di girandola sempre più veloce che trova appagamento solo nell’acquisto di oggetti status simbol. I giovani sono sempre in cerca di qualcosa all’ultima moda dal telefonino, agli abiti, alle borse e così via ; e se non possono averli si sentono una nullità.
Anche il sesso rientra in questa mercificazione, togliendo ogni magia e svuotando la sessualità dell’intimità, dell’eros, del sentimento dell’amore. Come se non bastasse i giovani hanno anche bisogno di fare uso di droghe che sembrano migliorare la comunicazione ma non portano nella maniera più assoluta all’aumento delle prestazioni sessuali né dei rapporti amicali. L’uso di cocaina, che è la droga al centro degli eccitanti, è legato soprattutto alla fretta, alla velocità e alla competitività. L’uso di sostanze è legato al tempo, che dà l’illusione, (agendo sulla serotonina un neurotrasmettitore che governa l’ansia, il sonno la veglia), di rendere padroni della velocità, rischiando però di lasciare un preoccupante e pericoloso “effetto collaterale” perché danneggia irrimediabilmente i circuiti cerebrali.
Certo, l’adolescenza è un periodo critico. Bisogna affrontare sfide difficili, ecco quindi l’amica/o del cuore che può rappresentare l’amica/o delle trasgressioni perché si pensa che sia “uguale”, in realtà è come se i ragazzi si duplicassero per avere maggiore forza. Nel caso delle adolescenti di Roma che in questi giorni tempestano le cronache e hanno prodotto orrore e sconcerto, una delle ragazze cercava di non deludere la madre per la situazione economica familiare, ha fatto quello che fanno i figli se si identificano con le idee dei genitori perfettamente, e poi si ritrovano adulti infelici senza sapere il perché.
Ma come può tutta questa agonia – dai tratti talora psichiatrici- finire?
I giovani, per tornare a noi , dovrebbero ricevere un’educazione “sentimentale” che gli aiuti a capire che il sesso è naturale, non è un modo per vendere il proprio corpo ma è un percorso di crescita. Educazione sentimentale, che più specificatamente, significa informazione sessuale ma anche trasmissione dei valori. Questa educazione si dovrebbe realizzare primariamente in famiglia, in quanto la relazione tra genitori e figli è di valore insostituibile. Educare, significa offrire ad ogni ragazzo stimoli culturali, affettivi, sociali adeguati, affinché ciascuno sviluppi le proprie potenzialità in modo armonico. Se si favorisse questo processo in modo armonico permetterebbe agli adolescenti di crescere pienamente, di costruirsi un’identità ed una personalità equilibrata che è cosa diversa dal“ valgo perché ho…”.
Ci vorrebbero anche dei corsi per genitori come intervento educativo per sostenerli nel ruolo al fine di accrescere la loro capacità educativa e genitoriale, per stare meglio insieme ai propri figli e al fine di facilitare una comunicazione emotiva tra gli uni e gli altri. I genitori devono essere “le protesi frontali” per i propri figli, gli agenti regolatori, con coraggio ed equilibrio.

Dott.ssa Federica Protopapa
Dott. Luigi Persano