Appalti truccati alla Asl, scarcerato Salvatore Perrino

E’ stato rimesso in libertà questo pomeriggio Salvatore Perrino, l’imprenditore 86enne arrestato l’11 novembre con altre 21 persone per gli appalti truccati all’Asl di Brindisi. Secondo il gip che ha firmato l’ordinanza Perrino, difeso dall’avvocato Cosimo Pagliara, è da ritenersi estraneo ai fatti contestati poiché da tempo privo di incarichi operativi. In effetti dal 2005 Perrino, a capo della Cogit dal 1965, ha smesso di occuparsi attivamente della società, anche per problemi di salute che gli hanno reso particolarmente dolorosa la detenzione ai domiciliari, rivelatasi una settimana dopo non dovuta.

Istanza di scarcerazione è stata presentata dallo stesso legale anche per Francesco Perrino, che interrogato ha respinto ogni addebito a lui rivolto. Stessa linea è stata seguita dagli altri indagati ristretti ai domiciliari Cosimo Bagnato, Giovanni De Nuzzo e Armando Mautarelli, difesi dagli avvocati Rosario Almiento e Oreste Nastari. Gianluca Pisani, assistito dal suo legale Roberto Cavalera ha anche depositato una memoria difensiva. Nel dettaglio Pisani ha sottolineato come fosse impossibile per lui, componente del seggio addetto alla visione delle offerte pervenute, sapere se lu buste fossero state manomesse o meno.
Ha respinto gli addebiti a lui rivolti anche l’architetto Daniele Di Campi, difeso dall’avvocato Daniela Faggiano.