Mimmo Consales incassa la fiducia della maggioranza e resta sindaco di Brindisi. La decisione è arrivata al termine dell’incontro tenuto nel pomeriggio con i consiglieri, gli assessori e i dirigenti dei partiti che lo sostengono e che all’unanimità hanno deciso di confermargli la fiducia. L’avviso di garanzia ricevuto dal primo cittadino martedì mattina, il terzo in poco meno di un anno, non ha quindi scalfito l’unità della maggioranza che continuerà a sostenerlo. Incluso il Pd che nel corso degli ultimi giorni pareva sul punto di ritirare l’appoggio al sindaco.
Il solo ad aver chiesto le dimissioni, alla fine, è stato il segretario cittadino e consigliere del Pd Antonio Elefante, che a vertice ancora in corso ha abbandonato la sala scuro in volto. Lo aveva fatto una prima volta poco dopo che dalla stanza dov’era in corso la riunione a porte chiuse, si è udito un improvviso e fragoroso applauso. Ai giornalisti che gli hanno chiesto a chi fosse indirizzato ha risposto: “Al sindaco”. Perché? “Perché non si dimette”. Rientrato nella sala Elefante ne è uscito nuovamente pochi minuti dopo. Questa volta col cappotto indosso e molto meno loquace. Ai giornalisti che lo hanno pressato mentre a passo spedito imboccava l’uscita ha solo detto: “Darò le dimissioni da segretario”. Una decisione di chiara rottura non tanto col primo cittadino, cui confermerà la fiducia restando consigliere comunale, quanto col suo stesso partito, che appena due settimane lo aveva confermato nel corso delle primarie alla guida del circolo cittadino.
Ma Elefante non è isolato. Che Consales dovesse lasciare lo pensano in tanti all’interno del Pd. Tra loro anche l’ex parlamentare Giovanni Carbonella e l’attuale deputata Elisa Mariano. Ma sulla stessa linea si trovano anche i pezzi grossi del partito a livello regionale: su tutti il sindaco di Bari Michele Emiliano, renziano come lui e come il segretario provinciale Maurizio Bruno. Il quale, invece, discostandosi dalla “linea dura” della corrente che fa capo al sindaco di Firenze, ha preferito rinnovare la fiducia al primo cittadino, aprendo così di fatto una profonda frattura all’interno del partito.
“Resto perché lo dice tutta la maggioranza – ha spiegato Consales ha vertice appena concluso – che questa sera era particolarmente compatta. Resto perché c’è la volontà di portare avanti un progetto politico particolarmente ambizioso. Resto perché la maggioranza considera estremamente positivo l’operato di questo anno e mezzo”.
Sulla vicenda giudiziaria che lo ha travolto, tanto da mettere in discussione l’esistenza della sua stessa amministrazione, ha ammesso: “Lo scossone c’è stato. Domani convocherò una conferenza stampa per spiegare anche alla città qual è la mia posizione e soprattutto che cosa è realmente accaduto, ammettendo responsabilità nella misura in cui ci sono state e facendo chiarezza su quello che sarà anche il futuro della nostra azione amministrativa. Spero che da stasera – ha aggiunto – si metta fine a questa ridda di voci su Consales invitato a dimettersi. Anzi, l’invito a rimanere è arrivato in maniera compatta da tutta la maggioranza e ancor di più da un Partito democratico in cui due assessori e sei consiglieri comunali, tutti compresi, nessuno escluso, a cui aggiunge il segretario provinciale, hanno confermato piena fiducia nell’azione amministrativa del sindaco.
Se c’è qualche problema da chiarire sarà chiarita in altra sede. L’importante è che tutti siano convinti di continuare con l’azione amministrativa per il bene di Brindisi”.
Sul caso Elefante taglia corto: “Antonio Elefante ha detto che si dimetterà da segretario cittadino, perché evidentemente c’è qualche problema all’interno di quell’organismo, ma conferma piena e totale fiducia da consigliere comunale nell’operato del sindaco”. L’applauso che ha salutato la sua decisione di non lasciare, ammette Consales “mi sono commosso”. “Mi ha commosso perché obbiettivamente sono stato colpito in tutti i modi tutti i giorni come se avessi ucciso qualcuno e non pagato 20mila euro di tasse”.