Qualità della vita: Brindisi è 92esima in Italia. Una provincia di coppie in crisi, anziani e laureati senza lavoro

Brindisi scala la classifica e guadagna posizioni. Ma il basket stavolta non c’entra. E per fortuna verrebbe da dire: se si trattasse di sport infatti, ci sarebbe ben poco da esultare, data la ormai presenza fissa in zona retrocessione. La graduatoria di cui si parla è quella stilata annualmente dal Sole 24 ore sulla qualità della vita in Italia: una competizione che vede ai blocchi di partenza tutte e 107 le province che come i tasselli di un puzzle disegnano nel complesso la mappa del Bel Paese. Per trovare Brindisi bisogna scorrere il dito verso il basso, giù, sempre più giù, fino a quasi consumarsi il polpastrello e fermarsi, finalmente, a quota 92. Un risultato di cui non andare particolarmente fieri. Tuttavia, qualche elemento positivo da registrare, c’è. Innanzitutto il miglioramento rispetto alla posizione di un anno fa, quando Brindisi non riuscì ad andare oltre il 104esimo posto. Praticamente quart’ultima, tra le peggiori delle peggiori.

La provincia di Brindisi è 92esima
In un anno, quindi, le posizioni guadagnate sono ben 12: con una media di una al mese. Non proprio da buttare. Inoltre, restringendo l’apertura del compasso alla sola Puglia, Brindisi riesce a piazzarsi perfino secondo, lasciando dietro di sé Taranto (che l’ha sostituita al 104esimo posto), Foggia (99esima) e Bari (97esima). Riesce a fare di meglio solo Lecce: ma lo stacco è di misura, risicato, dal momento che la provincia Salentina solo 90esima. Inutile dire che gli ultimi piazzamenti sono tutti appannaggio del Sud: Napoli ultima, Palermo penultima, Reggio Calabria terzultima, e così via. Ai primi due posti svettano invece le solite Trento e Bolzano, seguita da Bologna, Belluno e Siena.

Ma come si è arrivati a stilare la classifica? Facendo la media di altre classifiche, ognuna delle quali analizza le 107 province sotto sei punti di vista: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione; ordine pubblico; tempo libero. Ognuna di queste graduatorie è a sua volta il prodotto di altre 6 sottocategorie, per ognuna delle quali viene stilata, manco a dirlo, una classifica. Andiamo quindi per ordine.

Tenore di vita
Una prima nota positiva Brindisi la incassa sul versante del tenore di vita, classificandosi 70esima e lasciando dietro di sé tutto il resto della regione: Bari (101), Foggia (100), Lecce (97), Taranto (84). Il risultato, non esaltante ma comunque discreto, è il frutto di sei piazzamenti che vedono questa provincia dominare sulle cugine concorrenti. Brindisi risulta infatti 98esima per ricchezza prodotta con 14.496 euro procapite; 96esima per risparmi accantonati (10.467 euro depositati in media da ogni abitante); 69esima per importo medio dell’assegno pensionistico (690 euro); 40esima per i consumi (866 euro spesi a testa); 75esima per il livello di inflazione a parimerito con tutte le altre province pugliesi (3,27 percento) e perfino quinta per costo della casa: 1.150 euro a metroquadro.

Affari e lavoro
In fatto di soldi e occupazione la provincia di Brindisi perde terreno rispetto a un anno fa, classificandosi 91esima: peggio di lei in Puglia, solo Taranto. Il piazzamento è il distillato di altri sei posizionamenti non proprio memorabili. Brindisi figura infatti 81esima per spirito d’iniziativa con 9,2 imprese registrate ogni 100 abitanti (Taranto, Lecce e Bari fanno comunque peggio; Foggia sorprende col suo 20esimo piazzamento); 81esima anche per la propensione a investire; 53esima per fallimenti; 65esima per esportazioni; 86esima per occupazione femminile (col 33 percento delle donne occupate contro il 64 percento della prima Bolzano); perfino 93esma per start up innovative (la peggior pugliese).

Servizi, ambiente e salute
Al contrario di quanto si possa pensare, dato l’alta presenza di industrie, Brindisi col suo 72esimo posto è la migliore provincia pugliese in fatto di ambiente, servizi e salute: Taranto è 78esima, Bari 81esima, Lecce 84esima, Foggia perfino 105esima.
Nel dettaglio Brindisi figura perfino 19esima per infrastrutture (porto escluso però) stracciando le restanti concorrenti italiane; 87esima secondo l’incide “Legambiente ecosistema urbano” per il rispetto dell’ambiente; 18esima per la stabilità del clima (lo sbalzo fra la temperatura media invernale e quella estiva è appena di 17,6 gradi contro i 25 gradi di Parma e Bolzano); 55esima per il tasso di emigrazione ospedaliera; 80esima per la presenza di asili nido nel suo territorio; 73esima per la velocità della giustizia col 33 percento di cause evase su nuove e pendenti.

Popolazione
Le note dolenti arrivano con le sei classifiche che compongono la graduatoria sulla popolazione: Brindisi è in fondo alla classifica, al 102esimo posto, migliore solo a Taranto (106).
In particolare Brindisi è 68esima per densità demografica, con 215 abitanti per chilometro quadrato; 94esima per tasso migratorio. A Brindisi poi, ci si lascia più che nel resto d’Italia, dal momento che il tasso di divorzi e separazioni è del 78,97 percento (102esimo piazzamento; ci sono più coppie in crisi solo a Pavia, Cagliari, Lodi, Carbonia-Iglesias e Medio Campidano). Crolla anche la presenza di giovani in provincia (Brindisi è 98esima); ma quei pochi che ci sono si laureano più che altrove: qui le corone di alloro sono al 73 percento (35esimi in graduatoria, Lecce è 7ima). Pochi, pochissimi infine gli stranieri: solo il 2 percento della popolazione (99esimo posto in classifica).

Ordine pubblico
Per Brindisi migliora in un anno la qualità della vita sul versante dell’ordine pubblico, con un 75esimo posto che in Puglia la pone a metà classifica fra le più tranquille Lecce (60esima) e Taranto (61esima) e le più turbolente Bari (81esima) e Foggia (90esima).
Decisamente basso il livello di microcriminalità con “appena” 114 delitti fra scippi, rapine e borseggi ogni 100mila abitanti nel 2012 (33esimo posto); la provincia di Brindisi è inoltre 57esima per furti in casa (381 ogni 100mila abitanti); 99 per furti d’auto (292 ogni 100mila abitanti); 70esima per estorsioni (10,75 ogni 100mila abitanti); 63esima per frodi (181 ogni 100mila abitanti). Il dato peggiore arriva sul fronte della variazione dei delitti totali (penultimo posto in classifica) con un tasso di crescita tra il 2008 e il 2012 del 113 percento.

Tempo libero
Migliorano infine i dati sul versante del tempo libero (da non confondere col dolce far nulla, ma con l’impiego delle ore extralavorative tra libri, cucina, palestra, no profit, ecc.), con un 81esimo posto per la provincia di Brindisi che le permette di scalzare – quantomeno – la concorrenza in Puglia: Lecce è 82esima, Bari 88esima, Foggia 99esima, Taranto 104esima. Non confortante il 96esimo posto per librerie presenti in tutta la provincia (appena 5,25 ogni 100mila abitanti). Quasi da record il numero dei cinema, con ben 4 sale ogni 100mila abitanti che valgono alla provincia di Brindisi il 18esimo posto in classifica. Pochi invece i ristoranti (534 ogni 100mila abitanti), che inchiodano i 20 comuni al 72esimo posto. Basso anche il livello di connessione a internet veloce (76esimo posto); così come è da fondo della classifica l’impegno dei brindisini nel no profit (99esimi in Italia) e nello sport: 86esimi. Più pigri solo tarantini e foggiani.