Primarie Sel col trucco a Brindisi: gli indagati ora sono 26

Si allarga l’inchiesta della magistratura sulle primarie di Sinistra e Libertà truccate a Brindisi. Il fascicolo del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi si arricchisce di nuovi indagati, e il numero totale degli scrutatori destinatari di un avviso di garanzia schizza da 5 a 26. L’indagine, condotta dagli investigatori della Digos diretti dal vicequestore Vincenzo Zingaro, preso avvio dopo la denuncia sporta dallo psichiatra ed ex dirigente di Sel Franco Colizzi, tra i partecipanti alla competizione elettorale del 30 dicembre per un posto sicuro in Parlamento.

Colizzi indicò agli inquirenti alcune anomalie, che gli agenti della Digos riscontrarono interrogando alcuni elettori i cui nomi risultavano negli elenchi degli iscritti che in quei giorni si recarono a votare. Molti di loro risposero di non essersi mai presentati in alcun seggio, e di non sapersi spiegare cosa ci facesse il loro nome in quei registri. Tanto è bastato agli inquirenti per considerare come fondate le denunce di Colizzi e scavare più a fondo nella faccenda. Dopo l’iscrizione dei primi cinque nomi nel registro degli indagati la Procura ha allargato il raggio d’azione notificando nelle ultime ore altri 21 avvisi di garanzia ad altrettanti scrutatori dei seggi di Brindisi, Mesagne, Erchie, Torre Santa Susanna, Carovigno, Torchiarolo e Cisternino.